I cittadini partecipano alla definizione delle priorità d’intervento economico e delle scelte di sviluppo strategico del territorio sin dal principio. Questa la caratteristica principale del Bilancio Partecipato: una modalità di costruzione del Bilancio di Previsione di un’azienda pubblica territoriale (es. Comune) con il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

In dottrina, per la formulazione del bilancio di previsione si possono seguire due modelli di riferimento, partendo:
a) «dall’alto verso il basso» (cd. «top down»);
b) «dal basso verso l’alto» (cd. «bottom up»).
Nella prassi, la metodologica più diffusa è quella mista per la quale si parte dalla definizione degli equilibri, degli obiettivi, degli stanziamenti per importi complessivi da parte dell’organo di governo («Top») che li comunica alle strutture di livello gestionale, che definiranno le alternative/scelte operative rinviando al «Top» di governo che analizza e conferma o chiede revisione e così via in un processo interattivo sinché si giunge alla definitiva di elaborazione.

Il bilancio partecipato si inserisce in questo modello, ampliando il processo definitorio degli organi di governo (es. Giunta) e di quelli della responsabilità della gestione (es. Direzioni) alla base democratica più estrema rappresentata dai cittadini che vengono così direttamente coinvolti nella formulazione delle scelte e degli stanziamenti.
Ovviamente il processo così «partecipato», per evidenti problemi di prassi, non può essere totalmente esteso a tutto il bilancio ed a tutte le scelte gestionali e deve avvalersi di professionisti in grado di cogliere tutte le esigenze informative.

Il Comune di Collegno, nel torinese, ad esempio, ha proprio in questi giorni realizzato il bilancio partecipato, con il supporto scientifico del Dipartimento di Management dell’Università di Torino: la scelta è stata di costruire il bilancio preventivo 2016, stabilendo che il bilancio partecipato si realizzi con riferimento ai quartieri e ai relativi investimenti possibili. In particolare, è stato messo a disposizione un budget di 160 mila euro per il finanziamento di otto progetti (uno per quartiere), omogenei tra loro e ricadenti in specifici ambiti/tematiche:
-Formazione (professionale, artigianale, tecnica, propedeutica al mondo del lavoro);
– Socio-educative (Pace, integrazione, legame sociale, volontariato, disabilità);
– Ambiente (aree verdi, ecologia, raccolta rifiuti differenziata, orti urbani, qualità dell’aria, mobilità); Sport e salute (manifestazioni sportive, attività all’area aperta, alimentazione, benessere);
– Smart city – App (Innovazione, urbano creativo, tecnologie, efficienza, rigenerazione urbana);
– Decoro urbano (arredo urbano, Street art, segnaletica orizzontale e verticale);
– Cultura (musica, spettacoli, manifestazioni, eventi cittadini e di quartiere, mostre, workshop).

Nel dettaglio, le attività organizzative e operative, messe in atto per la realizzazione del bilancio partecipato del Comune di Collegno, sono così sintetizzabili:
1) Divulgazione dell’iniziativa: mediante assemblea pubblica, opuscoli informativi, avviso pubblico affisso sul territorio comunale, sito internet istituzionale del Comune e pagine istituzionali sui social network;
2) Incontri con la cittadinanza e con i comitati di quartiere per finalità conoscitive su obiettivi e finalità del bilancio partecipato e relative istruzioni operative;
3) Raccolta delle proposte di progetto: da parte della cittadinanza e dei comitati di quartiere, rispetto a specifiche iniziative;
4) Disamina delle proposte di progetto ricevute per un vaglio di fattibilità economica e tecnica. In tal senso, una commissione comunale, analizza le proposte presentate dai cittadini e il vaglio avviene secondo una valutazione di tipo economico/tecnico e di uguaglianza e di utilità in termini di ricaduta sul sociale territorio;
5) Voto dei progetti: i progetti selezionati dalla commissione, sono sottoposti al «voto popolare» da parte della cittadinanza (residente sul territorio del quartiere di riferimento). Il voto avviene tramite una procedura telematica (on line) anche nelle sedi del Comune e dei Comitati di quartiere.
6) Realizzazione dei progetti: per ogni quartiere, il progetto più votato verrà realizzato. La realizzazione avverrà nel del triennio 2016-2018.
7) Rendicontazione e monitoraggio dei progetti. Alla fine di ogni anno è previsto un report sullo stato avanzamento dei progetti (Bilancio consuntivo) e, al termine del triennio (20180, un report finale per evidenziare le ricadute sociali e ambientali del progetto “bilancio partecipato” e dei singoli progetti realizzati (es. bilancio sociale).

Si tratta, dunque, di un vero e proprio strumento in grado di dare priorità alle necessità sociali e di promuoverne le varie iniziative: i cittadini non assumono la veste di semplici osservatori, bensì si trasformano in veri e propri protagonisti della gestione pubblica, diventando protagonisti nelle scelte dell’amministrazione.

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