Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha messo a punto il Codice delle sanzioni, sottoponendolo ad una pubblica consultazione riservata agli Ordini territoriali della categoria che si concluderà il 30 giugno.

Annunciato nei mesi scorsi dal presidente nazionale, Gerardo Longobardi, quale strumento finalmente in grado di agevolare l’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle sanzioni disciplinari comminate per la medesime violazioni deontologiche, il Codice delle sanzioni arriva dopo la revisione di quello deontologico, entrato in vigore a marzo.

“La scelta della pubblica consultazione riservata agli Ordini locali su un tema tanto delicato – afferma Longobardi – ci consentirà di acquisire il punto di vista della governance della Categoria su tutto il territorio, anche alla luce dell’esperienza maturata ‘sul campo’ dai giudici disciplinari. Si tratta, inoltre, di un’ulteriore esperienza di coinvolgimento democratico della categorie su temi importanti come già accaduto, ad esempio, in occasione del nuovo codice deontologico”.

Sotto il profilo operativo il Codice, spiega il Consigliere nazionale delegato alla materia, Giorgio Luchetta, “reca, in conformità con quanto già previsto dall’Ordinamento professionale, disposizioni generali su natura e tipologia delle sanzioni nonché sulle circostanze aggravanti o attenuanti da considerare nella valutazione delle fattispecie e ulteriori disposizioni relative alle sanzioni da comminare in corrispondenza di specifiche condotte in violazione delle norme deontologiche. Attendiamo ora il contributo, importante e costruttivo, di tutti coloro che, attraverso l’attività dei Consigli di disciplina locali, sono alle prese quotidianamente con la repressione di comportamenti lesivi dell’immagine e del decoro della Professione”.

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