“Il Governatore Ignazio Visco invita giustamente il Paese a credere nella possibilità di ritrovare la sua forza economica. La situazione è pesantissima, ci sarà bisogno di un grande sforzo collettivo, che coinvolga anche i corpi sociali intermedi, tra cui i liberi professionisti”. Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, commentando le Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia.

“Il calo del Pil prospettato da Banca d’Italia tra il 9% e il 13% – prosegue Miani – conferma non solo alcune nostre previsioni fatte ad inizio lockdown, ma anche la percezione chiara che abbiamo tutti i giorni assistendo il 75% delle imprese italiane. Siamo testimoni di una situazione di grande difficoltà. Dopo gli interventi a pioggia del Dl “Rilancio”, con i quali il governo prova ad aiutare tutti i settori in sofferenza, c’è ora bisogno di un progetto organico e di una visione per la ricostruzione”.

“Per noi – spiega ancora Miani – saranno determinanti una seria e complessiva riforma del fisco, che punti a ridurre il peso del carico tributario e a semplificare norme e adempimenti, e un grande, radicale piano contro la burocrazia. In questo periodo emergenziale, proprio la burocrazia e la complessità delle norme sono state troppo spesso un freno alla rapida applicazione delle misure governative e al dispiegarsi dei loro effetti positivi. Basti pensare alle difficoltà incontrate per l’accesso al credito. Un peso, quello della burocrazia, che l’economia e il sistema tributario italiani non possono davvero più permettersi. Un contributo in tal senso –  conclude Miani – potrebbe venire dal Jobs act del lavoro autonomo che prevedeva di delegare alle libere professioni alcune funzioni sussidiarie per alleggerire la Pubblica amministrazione. Una previsione normativa rimasta incompiuta che sarebbe opportuno portare adesso a compimento”.

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