Avviare sugli Isa un confronto a tutto campo con Agenzia delle Entrate e Sose con l’obiettivo di giungere ad una revisione dei difetti strutturali di tutti i 175 Indicatori già dal periodo d’imposta 2019, e non solo per gli 89 in normale manutenzione, per rendere lo strumento più rispondente alle realtà economiche di riferimento.

È uno dei motivi per cui il 5 dicembre il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e Rete Imprese (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) non hanno votato la revisione degli Indici sintetici di affidabilità durante la riunione della Commissione degli esperti designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Inoltre, le tardive e parziali indicazioni pervenute dall’Agenzia delle Entrate solo il 4 dicembre, giorno precedente la riunione della Commissione, non hanno risolto i problemi denunciati dagli stessi Commercialisti e dalle imprese, senza tralasciare il fatto che nessuna autorità, né il MEF né l’Agenzia delle Entrate, hanno dato aperture verso la logica applicazione “retroattiva” al 2018 delle correzioni che si introdurranno per il periodo 2019 o successivamente.

Tutte queste considerazioni hanno portato alla conclusione di non poter esprimere un parere in ordine alla effettiva capacità degli ISA aggiornati proposti per il 2019 di rappresentare in modo idoneo la realtà economica delle imprese e dei professionisti che, sempre nella giornata di ieri, hanno pubblicato il documento congiunto “Considerazioni in merito alla revisione degli Isa applicabili per il periodo 2019” per spiegare una scelta fondata sulla necessità di riconsiderare le modalità di relazione con Agenzia delle Entrate e Sose al fine di poter ottenere da parte degli stessi interlocutori istituzionali risposte più rapide alle proprie istanze nella fase di costruzione e applicazione degli Indici alla luce della loro profonda conoscenza della realtà di riferimento degli operatori economici rappresentati.

Di seguito le principali richieste formulate nel documento con l’obiettivo di migliorare il rapporto Fisco-Contribuente nella consapevolezza che il dialogo istituzionale è la premessa indispensabile per conseguire una più rapida ed efficace politica fiscale basata sulla compliance.

Meccanismo applicativo del coefficiente individuale. Nel documento si sottolinea la necessità di intervenire sul meccanismo applicativo del coefficiente individuale. In particolare, un coefficiente positivo evidenzia situazioni di maggior produttività mentre coefficienti individuali negativi evidenziano, simmetricamente, situazioni di minore marginalità rispetto allo stesso settore di appartenenza. Da qui la necessità di inserire appositi correttivi congiunturali individuali in modo da poter migliorare complessivamente il modello.

In concreto, è stato evidenziato che un coefficiente individuale positivo, se da un lato contraddistingue favorevolmente l’azienda “per il passato”, tende paradossalmente ad elevare la stima dei ricavi e del valore aggiunto in relazione al periodo d’imposta 2018, avendo spesso come effetto collaterale indesiderato quello di deprimere il voto Isa nell’annualità in questione con riguardo a soggetti particolarmente performanti rispetto al settore di appartenenza.

Valorizzare il ruolo di terzietà di Sose. Secondo i Commercialisti e Rete Imprese è inoltre necessario valorizzare ulteriormente il ruolo di terzietà di Sose che ha permesso, anche nei momenti più difficili di applicazione degli studi di settore, la “tenuta del sistema”. La garanzia di autonomia di Sose e del suo esclusivo ruolo come partner metodologico sono elementi indispensabili per conseguire l’obiettivo della compliance che è alla base del progetto ISA.

Interventi di correzione postuma per il 2018. È stato di nuovo richiesto di tener conto, per il periodo 2018, degli interventi di correzione postuma di specifiche criticità, da focalizzare anche in sede di predisposizione delle future note tecniche e metodologiche, in modo da dare concreta attuazione al principio di retroattività delle disposizioni più favorevoli al contribuente.

Il sistema premiale. È stato chiesto di consolidare, in generale, la valenza dello strumento e del relativo impianto metodologico, anche ai fini dei benefici connessi alla cosiddetta “premialità”, indipendentemente dalle eventuali criticità riscontrate, ma di non renderlo momentaneamente applicabile ai fini della selezione sottesa ad eventuali azioni di accertamento, per un periodo di almeno due anni, onde permettere nel frattempo un’attenta valutazione e una più efficace valorizzazione delle cause di possibile non corretta applicazione dei nuovi Indici.

 

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