**Procedure concorsuali – Amministrazione straordinaria **

Il 4 novembre l’assemblea della Camera ha approvato il testo definitivo del ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 154/2015 recante Disposizioni urgenti in materia economico-sociale (A.C. 3340-A Governo)
Il ddl di conversione apporta modifiche all’art. 2 del decreto legge recante misure urgenti per l’esecuzione dei programmi di Amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza.
Il provvedimento passa ora all’esame del Senato (A.S. 2124)
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Le Commissioni riunite di giustizia e attività produttive della Camera hanno avviato l’esame di una nuova proposta di legge in materia di procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese e dei complessi di imprese in crisi (A.C. 865 presentata dall’on. Abrignani)

Il provvedimento interviene a modificare la disciplina dell’amministrazione straordinaria, che prevede due diversi modelli procedurali:
– la disciplina generale, cosiddetta Prodi-bis, che individua una procedura per l’accesso all’amministrazione straordinaria attraverso una previa fase giudiziale di osservazione
– la disciplina speciale, cosiddetta legge Marzano, che consente a imprese aventi requisiti dimensionali differenti, di richiedere l’accesso diretto ed immediato alla procedura di amministrazione straordinaria, senza il previo filtro dell’autorità giudiziaria.
La proposta di legge mira portare ad unità tali procedure, favorendo l’accesso all’amministrazione straordinaria ed estendendone il campo d’applicazione.
Punto fondamentale della riforma è l’eliminazione della fase giudiziale prevista dalla Prodi-bis: si accede direttamente all’amministrazione straordinaria quando le imprese rispondono a determinati parametri stabiliti ex lege. Viene meno la valutazione delle concrete possibilità di recupero dell’impresa stessa. Contestualmente alla richiesta al Ministero dello sviluppo economico dell’ammissione alla procedura, le imprese dovranno chiedere al giudice la dichiarazione dello stato di insolvenza. Le due procedure proseguono in parallelo ma, se il Ministro non autorizza il programma del commissario straordinario, il tribunale dispone la conversione della procedura di amministrazione straordinaria in fallimento.

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Procedure concorsuali – Risanamento di enti creditizi**

Le commissioni Finanze di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole ai due schemi di decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri e relativi, rispettivamente, alle modifiche del TUB e del TUIF, in attuazione della direttiva 2014/59/UE che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Atto n. 208 – Rel. Carbone, PD) e all’attuazione della medesima direttiva (Atto n. 209 – Rel. Petrini – PD).

Parere della Commissione Finanze della Camera su Atto n. 208

Parere della Commissione Finanze della Camera su Atto n. 209

Parere della Commissione Finanze e tesoro del Senato su Atto n. 208

Parere della Commissione Finanze e tesoro del Senato su Atto n. 209

**Lotta all’evasione fiscale **

Il Presidente del Consiglio Nazionale è stato audìto il 4 novembre dalla Commissione parlamentare sull’anagrafe tributaria nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria.

Le osservazioni del CNDCEC

**Funzioni giudiziarie **

La Commissione giustizia della Camera ha fissato al 30 novembre il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge A.C. 2953 recante «Delega al Governo recante disposizioni per l’efficienza del processo civile».

Il provvedimento, frutto del lavoro della cd. Commissione Berruti, costituita presso il Ministero della giustizia per predisporre specifici interventi di riforma, delega il Governo all’adozione di disposizioni per l’efficienza del processo civile.
L’articolo unico del ddl, che mira a riformare organicamente il processo civile secondo parametri di maggiore efficienza e specializzazione, si muove lungo quattro fondamentali linee direttrici:

• specializzazione dell’offerta di giustizia, attraverso l’ampliamento delle competenze del tribunale dell’impresa e l’istituzione del tribunale della famiglia e della persona;
• accelerazione dei tempi del processo civile, attraverso la razionalizzazione dei termini processuali e la semplificazione dei riti; a tal fine è attribuito un ruolo centrale alla prima udienza, è potenziato il carattere impugnatorio dell’appello, sono accelerati i tempi del giudizio in Cassazione mediante un uso più diffuso del rito camerale;
• introduzione del principio di sinteticità degli atti di parte e del giudice;
• adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico.

STABILITA’ 2016 – Al via la sessione di Bilancio

Il Governo ha presentato il ddl di stabilità per il 2016 al Senato (A. S.2111), per l’avvio in prima lettura dell’esame parlamentare dei documenti di bilancio.

Il provvedimento reca, analogamente a quelli relativi agli anni precedenti, un intervento normativo di portata ampia e diversificata, volto a dare attuazione al percorso di consolidamento fiscale indicato nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2015 che, si rammenta, nell’indicare il 2018 come anno di conseguimento del pareggio strutturale di bilancio, espone un obiettivo di indebitamento netto che dal 2,2 per cento del 2016, migliora poi progressivamente negli anni successivi fino a posizionarsi, nel 2019, ad un valore positivo di 0,3 punti percentuali di Pil (divenendo quindi un accreditamento netto).

Sul piano fiscale, l’intervento di maggior rilievo è costituito dall’eliminazione degli aumenti di imposta e riduzione delle agevolazioni fiscali vale a dire le c.d. clausole di salvaguardia, che dovevano scattare dal 2016 (con un impatto di circa 16,8 miliardi per tale anno) (art. 3). Un altro rilevante elemento di riduzione del carico fiscale (pari a circa 4,5 miliardi annui) concerne la fiscalità immobiliare, con l’allargamento dell’esenzione IMU sui terreni agricoli e sui c.d. “macchinari imbullonati”, l’esenzione TASI prima casa, estesa anche con riferimento all’imposta sugli immobili all’estero – IVIE, nonché l’abrogazione dell’imposta municipale secondaria (articolo 4).

Limitatamente all’anno 2016, si blocca la possibilità di deliberare aumenti dei tributi e delle addizionali regionali e comunali (articolo 4 comma 14).
Tra le altre norme significative si ricordano: – la riduzione dell’aliquota Ires, prevedendo una progressiva diminuzione dell’aliquota dal 27,5 al 24 per cento, a regime dal 2017; – una riduzione dell’aliquota della ritenuta (operata a titolo di imposta) sugli utili corrisposti alle società e agli enti soggetti ad un’imposta sul reddito delle società.

L’efficacia di tali due misure viene subordinata al riconoscimento in sede europea, della c.d. clausola migranti (articolo 5, co. 1-5); -il bonus del 140% sugli ammortamenti fiscali connessi agli investimenti in macchinari ed attrezzature effettuati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016 (articolo 7); – il miglioramento del regime forfetario per i lavoratori autonomi, mediante un aumento delle soglie dei ricavi per accedere al regime e l’estensione a cinque anni dell’aliquota forfetaria al 5 per cento (anziché al 15), nonché la modifica del calcolo per la contribuzione dovuta a fini previdenziali (articolo 8); – il regime agevolato per cessioni e assegnazioni di beni ai soci e l’aumento degli importi deducibili dall’IRAP in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni (articolo 9); – la proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica (estese anche agli IACP) e per le ristrutturazioni degli edifici. Le giovani coppie, anche di fatto, che hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale possono usufruire di una detrazione fiscale del 50 per cento per le spese sostenute per l’acquisto di mobili nel 2016 fino a 8.000 euro (articolo 6); – l’introduzione di una imposta sostitutiva pari al 10 per cento sui premi di produttività (articolo 12) e l’innalzamento della no tax area dei pensionati da 7.500 a 8.000 euro (articolo 19, c. 5 e 6); – la proroga dei termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche, con raddoppio dell’aliquota della relativa imposta sostitutiva; – per i soggetti IRES si riapre la possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni (articolo 45); l’elevazione da mille a tremila euro del limite a partire dal quale è vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore e l’eliminazione dell’obbligo di pagare i canoni di locazione di unità abitative in forme e modalità che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità (articolo 46); – la semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti relativi alla presentazione delle dichiarazioni fiscali, con particolare riferimento alla dichiarazione precompilata (articolo 49).

Un ulteriore credito di imposta (articolo 26 co.3-6) è previsto in relazione alla concessione di finanziamento agevolati ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi. Si estende (articolo 33, comma 33) l’aliquota IVA al 4 per cento, già prevista per gli e-book, a giornali, notiziari e periodici online.
Per quanto attiene alle misure fiscali volte al conseguimento di maggiori entrate ed alla riduzione di spese, la trattazione è effettuata nell’introduzione. In questa sede si ricorda che sostanzialmente le maggiori entrate derivano da due misure, ovvero l’aumento del prelievo fiscale sui giochi e dalla norma sui redditi e patrimoni detenuti all’estero (voluntary disclosure) e ammontano a circa 3,1 miliardi nel 2016.
Va poi segnalato, sul piano del sostegno dell’impresa, uno stanziamento, pari a 50 milioni di euro per il 2016, per il Piano straordinario per la promozione del Made in Italy (art. 23) e l’istituzione di un fondo, con dotazione pari a 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018, per garantire l’accesso e la continuità del credito a favore delle aziende oggetto di misure patrimoniali nell’ambito di procedimenti penali o di prevenzione (art. 13).

**FINANZA PUBBLICA DELLE REGIONI **

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi, ha approvato un decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all’equilibrio della finanza pubblica delle Regioni con l’obiettivo di definire le modalità di contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità che le Regioni devono adottare in linea con i principi richiamati dalla sentenza della Corte Costituzionale dello scorso luglio.

Il provvedimento eviterà quindi una doppia contabilizzazione di una restituzione che le Regioni già devono fare allo Stato. Si eviterà cioè che un problema di interpretazione della norma esistente sui debiti pregressi della Pubblica amministrazione crei il rischio che le Regioni debbano restituire due volte. Resta comunque fermo il termine di trenta anni per l’estinzione del debito.

Nello specifico si stabiliscono anche le due modalità di contabilizzazione alternative da adottare nell’esercizio in cui le anticipazioni sono erogate, volte entrambe a garantire la sterilizzazione contabile delle anticipazioni ovvero che la registrazione dell’entrata riguardante l’anticipazione abbia solo effetti di cassa e non costituisca copertura di nuove spese, attraverso:
l’iscrizione di uno stanziamento nella spesa del bilancio di previsione, denominato Fondo anticipazioni di liquidità, dell’importo pari a quello dell’anticipazione, non impegnabile o pagabile, destinato a confluire nel risultato di amministrazione di fine esercizio come “quota accantonata”;
la riduzione di stanziamenti di entrata concernenti il finanziamento del disavanzo da debito autorizzato e non contratto.
Inoltre, nell’ambito del decreto legge vi sono anche due disposizioni dedicate al settore salute.

Una prima disposizione permette alle Regioni di iscrivere provvisoriamente in bilancio, con riferimento agli anni 2013 e 2014, le risorse dovute dalle aziende farmaceutiche a titolo di “pay back”. Trattasi di somme che, in caso di sforamento dei tetti nazionali della spesa farmaceutica, le aziende devono riversare ai bilanci regionali. Per gli anni 2013 e 2014, in seguito a contenziosi, era venuta meno la possibilità di mantenere in bilancio queste somme.
Una seconda disposizione estende la disciplina della legge anticorruzione dedicata al commissariamento delle imprese appaltatrici per pubbliche amministrazioni alle strutture sanitarie private che erogano prestazioni in regime di accreditamento. In tal caso, il commissariamento sarà disposto dal Prefetto d’intesa con il Ministro della salute.

LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2015

Il Consiglio dei ministri n. 89 ha approvato, in via definitiva a seguito del parere favorevole espresso dalla Conferenza Stato-Regioni, riunita in apposita “sessione europea”, il disegno di legge recante la delega al Governo per il recepimento delle direttive Europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2015.

Il provvedimento, presentato in Consiglio dal Sottosegretario alla Presidenza con delega agli affari europei Sandro Gozi, appositamente invitato, contiene deleghe legislative per l’attuazione, in alcuni casi con indicazione di criteri specifici di delega, di otto direttive europee e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei.

Si tratta di norme destinate ad integrare l’ordinamento nazionale o a disciplinare ex novo aspetti della vita giuridica, economica, sociale, sanitaria ed anche etica dei cittadini italiani in ambiti estremamente differenziati: dai diritti sulle opere musicali per l’uso online nel mercato interno alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, dalle prescrizioni tecniche sulla codifica di tessuti e cellule umani all’uso di borse di plastica in materiale leggero e ai contratti di credito ai consumatori relativi a immobili residenziali.
Di seguito le principali direttive per le quali è conferita delega legislativa:
direttiva (UE) 2015/565, per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche relative alla codifica di tessuti e cellule umani (termine di recepimento 29 ottobre 2016);
direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multi-territoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno (termine di recepimento 10 aprile 2016);
direttiva 2014/92/UE sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, sul trasferimento del conto di pagamento e sull’accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base (termine di recepimento 18 settembre 2016);
direttiva (UE) 2015/637, sulle misure di coordinamento e cooperazione per facilitare la tutela consolare dei cittadini dell’Unione non rappresentati nei paesi terzi;
direttiva (UE) 2015/652, che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione relativamente alla qualità della benzina e del combustibile diesel (termine di recepimento 21 aprile 2017);
direttiva (UE) 2015/720, relativa all’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero (termine di recepimento 27 novembre 2016);
direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo;
direttiva 2014/17/UE, relativa ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali (termine di recepimento 21 marzo 2016).
Il disegno di legge contiene, inoltre, deleghe al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei tra i quali il Regolamento (UE) 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e direttiva (UE) 2011/91 sulle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare.

DISPOSIZIONI CONTRO LE FRODI IN MATERIA ECONOMICA

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione delle direttive 2013/42/UE e 2013/43/UE del Consiglio, del 22 luglio 2013, che istituiscono un ‘meccanismo di reazione rapida’ contro le frodi dell’imposta attraverso l’applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) a determinate operazioni a rischio di frodi.

Nello specifico, il decreto introduce una procedura particolarmente veloce e semplificata che consente agli Stati di applicare il reverse charge quando i controlli fiscali rilevino l’esistenza di frodi improvvise e massicce su specifiche transazioni commerciali. Il provvedimento, inoltre, amplia l’elenco delle operazioni alle quali gli Stati membri, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, possono applicare il regime dell’inversione contabile per il versamento dell’Iva. Il reverse charge può quindi essere esteso alle cessioni di console da gioco, tablet PC e laptop, ai dispositivi a circuito integrato. Resta confermata per il Ministro dell’economia e delle finanze la possibilità di individuare, con decreti di natura non regolamentare, ulteriori operazioni da assoggettare areverse charge nell’ambito degli elenchi inclusi nella direttiva europea. Il Ministro può anche, attraverso propri decreti di natura regolamentare, individuare ulteriori operazioni non incluse negli elenchi per le quali sarà necessario ottenere l’autorizzazione dalle istituzioni europee.

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