Una dettagliata analisi dei principali strumenti di partenariato pubblico-privato utilizzabili per la realizzazione e la gestione di opere e servizi pubblici o di pubblica utilità. E’ ciò su cui si concentra il documento “Project Financing e partenariato pubblico privato: aspetti normativi e linee guida operative” del Consiglio nazionale dei commercialisti, redatto dal Gruppo di studio “Elaborazione principi di redazione dei Piani Economico Finanziari”, che opera nell’area di delega Finanza aziendale e assicurazioni del Consigliere nazionale della categoria, Antonio Repaci. Il documento evidenzia la necessità di ricorrere in maniera crescente all’attivazione di risorse private, vista la delicata situazione economico-finanziaria degli enti locali.

“Tra le varie tipologie contrattuali a disposizione – spiega il presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi – lo studio si concentra prevalentemente sul project financing, analizzandone gli attuali aspetti procedurali – in attesa della nuova normativa in materia -, i profili fiscali e i principali elementi da tenere in considerazione ai fini della sostenibilità economico-finanziaria dei progetti, soprattutto in relazione alla necessità di un eventuale contributo pubblico da parte della Pubblica Amministrazione”.

“Poiché le procedure di PPP continuano a presentare un’elevata complessità – commenta Antonio Repaci – per garantire l’effettiva fattibilità degli interventi da porre in essere, è necessario effettuare un’approfondita attività di pianificazione e valutazione, che vede il commercialista tra gli attori principali a supporto delle stazioni appaltanti, nel cui organico spesso non sono presenti soggetti con competenze adeguate a gestire simili procedimenti

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