Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato la informativa periodica “Attività Internazionale – International update n. 13”, una analisi sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.

Sotto la lente d’ingrandimento due importanti provvedimenti approvati dalla Commissione Europea per la ripresa economica post Covid-19: un pacchetto per i mercati dei capitali, che renderà più facile aiutare le imprese europee a superare la crisi, con modifiche volte a promuovere investimenti nell’economia, consentire una rapida ricapitalizzazione delle imprese e accrescere la capacità delle banche di finanziare la ripresa, e un nuovo importante pacchetto fiscale per garantire che la politica UE in materia di tassazione sostenga la ripresa economica e la crescita a lungo termine dell’Europa.

Nell’ambito del progetto dell’Unione dei mercati di capitali, il Consiglio Europeo ha adottato nuove norme per migliorare il funzionamento delle piattaforme di crowdfunding, un’utile fonte di finanziamento alternativa soprattutto per quelle imprese, come start-up e altre PMI, che hanno maggiori difficoltà nell’accesso al credito. Riguarderanno campagne di crowdfunding fino a 5 milioni di euro su un periodo di 12 mesi. Le operazioni riguardanti importi maggiori saranno regolamentate dalla MiFID e dal regolamento relativo al prospetto. Le forme di crowdfunding basate su ricompense e donazioni non rientrano nell’ambito di applicazione delle norme in quanto non possono essere considerate servizi finanziari. Le norme adottate forniscono un elevato livello di tutela degli investitori, tenendo conto nel contempo dei costi di conformità per i fornitori: stabiliscono requisiti prudenziali e obblighi di informazione e trasparenza comuni, oltre a includere requisiti specifici per gli investitori non sofisticati. Le regole specifiche per le imprese di crowdfunding dell’UE saranno adattate a seconda che provvedano al loro finanziamento sotto forma di prestiti o di investimenti (mediante azioni od obbligazioni emesse dalla società che raccoglie i fondi).

Analizzate poi  le raccomandazioni specifiche  approvate dal Consiglio Europeo, per ogni singolo paese e i pareri sulle politiche economiche, occupazionali e di bilancio degli Stati membri per il 2020. Quest’anno tengono conto del contesto specifico della pandemia di COVID-19 e dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale prevista dal patto di stabilità e crescita, sono meno rigide, più mirate e meno prescrittive rispetto agli anni precedenti, con le seguenti priorità economiche:

  • investire nell’accesso all’assistenza sanitaria, nella sua efficienza e nella sua resilienza;
  • mantenere l’occupazione e affrontare l’impatto sociale della crisi;
  • concentrarsi sulla ricerca e sullo sviluppo;
  • garantire l’erogazione di liquidità e la stabilità del settore finanziario;
  • salvaguardare il mercato unico e la circolazione di beni e servizi.

Le raccomandazioni specifiche per l’Italia sono di:

  • “migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e il funzionamento della pubblica amministrazione”;
  • “concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell’energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un’infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali”;
  • “garantire l’effettiva attuazione delle misure volte a fornire liquidità all’economia reale, comprese le PMI, le imprese innovative e i lavoratori autonomi, ed evitare ritardi nei pagamenti, di anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica”.

L’informativa infine approfondisce l’impegno dell’UE nel settore dei trasporti. Infatti l’Europa sostiene la ripresa economica in tutti gli Stati membri investendo quasi 2,2 miliardi di euro in 140 progetti chiave in questo comparto. I progetti contribuiranno a costruire collegamenti di trasporto mancanti in tutto il continente, a promuovere il trasporto sostenibile e a creare posti di lavoro e saranno finanziati tramite il   meccanismo per collegare l’Europa, il regime di sovvenzioni dell’UE a sostegno delle infrastrutture di trasporto. Con questi fondi, l’UE realizzerà gli obiettivi climatici del Green Deal europeo. Si pone l’accento sui progetti di rafforzamento delle ferrovie, compresi i collegamenti transfrontalieri e i collegamenti con porti e aeroporti, il trasporto per vie navigabili interne aumentando la capacità e migliorando i collegamenti con la rete stradale e ferroviaria.

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