Via libera definitivo all’iscrizione agli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento a tutti gli iscritti facenti parte della sezione A dell’albo dei commercialisti, senza esclusione alcuna. Il Ministero della Giustizia ha infatti rinunciato ad impugnare la sentenza del TAR del Lazio depositata nel novembre del 2015, che aveva accolto il ricorso presentato dal Consiglio nazionale della categoria contro lo stesso Ministero della Giustizia e contro quelli dello Sviluppo economico e dell’Economia.

Con tale ricorso il Consiglio Nazionale aveva a sua volta impugnato il decreto pubblicato del settembre 2014 che, prevedendo la laurea magistrale tra i requisiti di iscrizione negli elenchi degli organismi di composizione, escludeva di fatto quei ragionieri che, sprovvisti di laurea magistrale, dovevano considerarsi comunque abilitati alla funzione di gestori delle crisi in quanto iscritti alla sezione A dell’Albo dei commercialisti. Il termine ultimo per l’impugnazione della sentenza del TAR è scaduto lo scorso 4 maggio.

“Giunge finalmente a conclusione – afferma il presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi – una vicenda sulla quale il Consiglio nazionale si è schierato immediatamente in difesa dei diritti di tanti migliaia di iscritti nel nostro Albo e sulla quale abbiamo apprezzato la grande attenzione e sensibilità del Ministero della Giustizia”.

Sempre in tema di Sovraindebitamento, il Consiglio nazionale dei commercialisti rende inoltre noto che nei giorni scorsi è stato iscritto presso l’apposito registro tenuto proprio dal Ministero della Giustizia, il primo Organismo di composizione della crisi associato, costituito dagli Ordini territoriali dei commercialisti di Pescara, Avezzano, Chieti e Lanciano.

“Il via libera a questo primo organismo associato – commentano i Consiglieri nazionali della categoria delegati alla materia, Felice Ruscetta e Maria Rachele Vigani– sgombra il campo dai dubbi da qualche parte avanzati sulla possibilità di mettere insieme più Ordini territoriali nello stesso OCC e rappresenta una tappa ulteriore sul cammino che come Consiglio nazionale e Fondazione ADR commercialisti stiamo compiendo, per giungere entro l’anno a costituire circa cento organismi dei commercialisti sul territorio nazionale ed avere migliaia di nostri iscritti formati sulla materia”.

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