Creare un’associazione europea con base a Bruxelles, aperta all’adesione dei maggiori istituti che rappresentano la professione economico-contabile nel vecchio continente, che abbia come principale area di interesse i temi legati alla fiscalità.
È il progetto del quale hanno discusso i rappresentanti dei commercialisti italiani, francesi e tedeschi in un vertice trilaterale tenutosi nelle scorse settimane a Parigi e conclusosi con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa.

«Oggi», spiega il presidente dei commercialisti italiani, Gerardo Longobardi, «c’è un vuoto che va colmato. Le associazioni che riuniscono i commercialisti europei tendono ad accordare la loro preferenza ad altre aree tematiche, specie alla revisione e al financial reporting, mentre in quelle che già oggi si occupano di tematiche fiscali la partecipazione è sostanzialmente riservata agli avvocati: la voce della nostra professione è assente. Un paradosso da superare». Il vertice parigino ha visto per la prima volta seduti allo stesso tavolo i commercialisti italiani e i tedeschi della Bundessteurberarterkammer. Prima d’ora, con questi ultimi, la professione italiana non aveva ancora intrecciato rapporti stabili. An- che questo un paradosso, dal momento che i 90mila iscritti all’Associazione tedesca si occupano prevalentemente di fiscalità e contabilità, forniscono i servizi professionali al mercato tedesco e sono quindi “cugini” dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Il Wirtschaftsprufer, l’altro istituto presente in Germania, che il Consiglio nazionale dei commercialisti incontrerà a giugno, conta circa 12mila iscritti. Si tratta dei soggetti abilitati alla revisione legale. Con loro i commercialisti italiani hanno invece da tempo un rapporto di scambio e coordinamento, specie nell’ambito dell’attività svolta presso la Fee (Fédération des Experts-comptables européens) e l’Ifac(International Federation of Accountants).

Nel frattempo, sempre nell’ambito delle sua attività internazionale, Longobardi ha siglato un protocollo di intesa anche con il segretario generale dell’Iila, l’ambasciatore Giorgio Malfatti di Monte Tretto. Obiettivo dell’accordo è favorire la realizzazione di attività congiunte di formazione, informazione e promozione rivolte al mondo professionale e imprenditoriale dei Paesi latini, europei e americani. L’Iila è un organismo internazionale intergovernativo che rappresenta in modo paritario l’Italia e le venti repubbliche latinoamericane e che opera al servizio dei suoi Stati membri attraverso iniziative in ambito culturale, scientifico, economico, tecnico, sociale e di cooperazione allo sviluppo, costituendo uno strumento strategico dei rapporti fra l’Italia e l’America Latina. Le aree d’intervento dell’accordo riguarderanno il ruolo delle Istituzioni e dei professionisti iscritti all’Albo nello sviluppo delle potenzialità delle Pmi, in particolare nella valorizzazione della loro responsabilità sociale, nel miglioramento della loro governance, nella divulgazione di strumenti per la loro internazionalizzazione e nella promozione di competenze e innovazione.

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