Con l’informativa n. 136/2020, inviata oggi a tutti gli Ordini territoriali, il CNDCEC si accinge a completare la raccolta dei dati necessari per l’assolvimento degli obblighi di comunicazione imposti dalla normativa antiriciclaggio agli organismi di autoregolamentazione.

Al fine di assolvere gli obblighi di comunicazione imposti dall’art. 5, co. 7, del D.Lgs. 231/2007, il Consiglio Nazionale raccoglie annualmente i dati e le informazioni sulle attività svolte nell’anno solare precedente dagli Ordini territoriali nell’ambito delle loro funzioni di vigilanza, supervisione e controllo, procedendo ad aggregarli e ad inviarli entro il 30 marzo al Comitato di sicurezza finanziaria. Quest’ultimo, a sua volta, entro il 30 maggio di ogni anno presenta al Ministro dell’economia e delle finanze, per il successivo inoltro al Parlamento, una relazione contenente la valutazione dell’attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, dei relativi risultati e delle proposte dirette a renderla più efficace.

Per l’anno 2019, l’attività di raccolta dei dati – da effettuarsi nel 2020 – è stata gravemente inficiata dalla lunga chiusura delle sedi degli Ordini territoriali imposta dall’emergenza sanitaria tuttora in corso.

Nondimeno, alla data del 31 marzo 2020 il CNDCEC ha trasmesso al MEF una relazione “parziale”, avente ad oggetto esclusivamente le attività di promozione svolte a livello centrale, riservandosi di completarne la redazione non appena possibile.

Circa l’individuazione delle caratteristiche delle informazioni da trasmettere, si fa riferimento alla precedente informativa CNDCEC n. 68/2017, relativa alla previsione di cui all’art. 11, co.  1, del D.Lgs. 231/2007, che prevede che gli “organismi di autoregolamentazione, le loro articolazioni territoriali e i consigli di disciplina, secondo i principi e le modalità previsti dall’ordinamento vigente, promuovono e controllano l’osservanza degli obblighi previsti dal presente decreto da parte dei professionisti iscritti nei propri albi ed elenchi”.

A tal fine il flusso delle informazioni ha ad oggetto i dati e le informazioni relative alle seguenti funzioni:

  • promozione dell’osservanza degli obblighi antiriciclaggio;
  • controllo del rispetto degli obblighi antiriciclaggio.

Con riferimento al primo punto, la funzione di promozione dell’osservanza degli obblighi può essere agevolmente individuata nel compimento di attività di sensibilizzazione delle comunità professionali volte a favorire e sviluppare la conoscenza della normativa antiriciclaggio e la condivisione delle finalità di interesse generale ad essa sottese, per il tramite di iniziative formative e culturali indirizzate agli iscritti.

Se ne può trarre conferma dalla lettura delle ulteriori previsioni di cui allo stesso art. 11; ai sensi del comma 2, ultimo periodo, infatti, “I predetti organismi (cioè gli organismi di autoregolamentazione, ndr.) e le loro articolazioni territoriali sono altresì responsabili della formazione e dell’aggiornamento dei propri iscritti in materia di politiche e strumenti di prevenzione del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”.

Ecco perché nel questionario inviato agli Ordini territoriali il CNDCEC richiede informazioni in merito al numero di eventi formativi sulla normativa antiriciclaggio svolti dagli Ordini territoriali nell’anno precedente, distinguendo tra quelli destinati ai professionisti e quelli rivolti ai dipendenti e collaboratori degli studi professionali. Rilevano a tal fine anche le altre attività di promozione e diffusione della normativa antiriciclaggio mediante iniziative diverse dalla realizzazione di convegni e seminari: ad esempio, la realizzazione di guide, quaderni, eventi fruibili in modalità e-learning, ovvero la realizzazione di punti di consulenza e assistenza sulla normativa antiriciclaggio su appuntamento, nonché di punti di inoltro a mezzo posta elettronica di quesiti e risposte.

In merito al secondo punto, sgombrato a suo tempo il campo dal dubbio che la normativa antiriciclaggio abbia conferito agli Ordini professionali nuovi specifici poteri ispettivi nei confronti degli iscritti nei rispettivi albi (si veda la già citata informativa n. 68/2017), nel questionario si richiede agli Ordini territoriali:

  • se hanno istituito a livello organizzativo una funzione di responsabilità relativa alle disposizioni in materia di antiriciclaggio;
  • il numero delle sanzioni disciplinari relative all’inosservanza degli obblighi antiriciclaggio applicate attraverso i Consigli di disciplina (art. 11, comma 3, del D.Lgs. 231/2007);
  • il numero di richieste di collaborazione con le altre autorità, le amministrazioni e gli organismi interessati, nonché l’autorità giudiziaria e gli organi delle indagini per agevolare l’individuazione di ogni circostanza in cui emergano fatti e situazioni la cui conoscenza può essere comunque utilizzata per prevenire l’uso del sistema finanziario e di quello economico a scopo di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo (art. 12, comma 3, del D.Lgs. 231/2007);
  • il numero di informazioni ricevute dal Ministero dell’economia e delle finanze relative a violazioni gravi, ripetute o sistematiche ovvero plurime delle disposizioni antiriciclaggio da parte dei propri iscritti., ai fini dell’adozione di ogni atto idoneo ad intimare ai responsabili di porre termine alle violazioni e di astenersi dal ripeterle (art. 66, comma 1, del D.Lgs. 231/2007).

Gioverà ribadire che il questionario trasmesso dal CNDCEC agli Ordini territoriali con l’informativa in commento non ha nulla a che vedere con quello che gli Ordini territoriali, nella loro qualità di organismi di autoregolamentazione, hanno somministrato nell’ultimo anno ai propri iscritti.

Al riguardo è noto che, al fine di agevolare lo svolgimento da parte degli Ordini della funzione di vigilanza sull’osservanza della normativa antiriciclaggio da parte dei propri iscritti, il Consiglio Nazionale, per il 2019, ha messo a disposizione un questionario da somministrare a campione tramite la piattaforma Concerto. Il termine per la compilazione del questionario è scaduto lo scorso 30 settembre; i dati raccolti sono già a disposizione dei singoli Ordini territoriali (in forma analitica) e del CNDCEC (in forma anonima e aggregata). Per tale motivo l’informativa n. 136/2020 contiene due allegati:

  • il primo (questionario) deve essere compilato da tutti gli Ordini territoriali;
  • il secondo (report) è destinato esclusivamente a quegli Ordini che per l’anno 2019 hanno somministrato il questionario ai propri iscritti con modalità differenti dall’adesione alla piattaforma “Concerto”, in quanto solo con riferimento a tali Ordini il CNDCEC non dispone dei dati aggregati rilevanti.

I dati richiesti dovranno essere trasmessi al CNDCEC entro e non oltre la data del 30 novembre p.v. Obiettivo: elaborazione e trasmissione al MEF, entro la fine dell’anno, dei dati a completamento della Relazione annuale.

 

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