Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) da sempre mostra, nello svolgimento del proprio ruolo istituzionale, particolare coinvolgimento per la definizione di prassi operative, capaci di supportare gli iscritti all’albo e le imprese nell’adozione delle norme di interesse.
In questa delicata fase di passaggio alle nuove previsioni di legge e tecniche in materia di bilancio, grande attenzione è stata posta sulla redazione dei bilanci dell’esercizio 2016.

L’esigenza di applicare le novellate disposizioni codicistiche, dettata dall’emanazione del D.Lgs 139/2015, sta richiedendo, infatti, notevoli cambiamenti ai comportamenti contabili dei professionisti che periodicamente seguono la moltitudine di imprese che operano nei diversi settori rappresentativi del tessuto economico nazionale.

Non vi è dubbio che il movimento cooperativo costituisca un’importante risorsa per il Paese. In questa prospettiva, dopo aver emanato, congiuntamente a Confindustria, il documento “Problematiche e soluzioni operative per il passaggio alle disposizioni del D.Lgs. 139/2015 e ai Principi contabili nazionali”, il CNDCEC ha deciso di pubblicare anche il presente documento “Società cooperative: i bilanci dopo il D.Lgs.139/2015” per esaminare con maggior dettaglio gli effetti derivanti dalla prima applicazione delle riformate previsioni sulle società cooperative.

Spesso, si è verificato, infatti, che il rinvio operato dall’art. 2519 c.c. alle norme delle società di capitali abbia creato talune criticità interpretative ed operative alla realtà delle società cooperative. Il dibattito sollevato dagli esperti su talune tematiche, l’esame tecnico delle disposizioni e l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico hanno supportato, poi, l’idea che fosse utile intervenire sulle principali problematiche individuate.

Per tale motivo, il documento si sofferma su argomenti quali l’adozione delle nuove norme dell’art. 2435-ter c.c. alle “micro-cooperative”, la classificazione delle poste di patrimonio netto, la determinazione dei ristorni alla luce dell’eliminazione dei componenti straordinari di reddito, la (non) adozione del costo ammortizzato.

L’intendimento del CNDCEC consiste, in sintesi, nel cercare di rendere disponibile agli operatori un sistema di comportamento consolidato che possa tenere conto, oltre che del dettato codicistico in materia di bilancio, anche degli interventi del citato Ministero e delle previsioni dei principi contabili nazionali dell’Organismo Italiano di Contabilità.
Per poter avere un migliore contatto con gli operatori, il CNDCEC ha ritenuto opportuno collaborare, come già fatto per l’emanazione del Quaderno “Le peculiarità delle società cooperative nella redazione dei bilanci e della gestione aziendale”, con categorie del settore ed esperti esterni. Anche a loro va il nostro ringraziamento.

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