Prosegue il ciclo di webinar organizzato nell’ambito del progetto “Cluster d’impresa”, promosso dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Dopo gli eventi delle scorse settimane su Edilizia & Ambiente e Made in Italy (Agroalimentare e Turismo e Cultura), è ora la volta dell’appuntamento dedicato alla Service Economy e alla Sanità, in programma domani, 30 settembre. L’ultimo appuntamento, in programma il 6 ottobre, sarà dedicato all’Economia del Mare. Organizzato dal “Gruppo di lavoro Cndcec Service economy-Sanità”, l’evento di domani, che si svolgerà in diretta streaming dalle 15:00 alle 17:00, è intitolato “Impatti del Covid sulla sanità e sviluppi futuri”. Il webinar sarà registrato e, dal giorno successivo, sarà reso disponibile il link alla differita nella sezione Eventi del sito www.commercialisti.it.
Per la diretta bisognerà registrarsi al link: https://attendee.gotowebinar.com/register/3289491810051073551, mentre per la differita bisognerà collegarsi al link: https://www.gotostage.com/channel/cndcecwebinar.
L’evento farà maturare 2 crediti validi ai fini della formazione professionale continua sia per chi lo seguirà in diretta che in differita. Tutti coloro che lo seguiranno dovranno compilare l’autocertificazione, disponibile sul sito del Consiglio nazionale nella sezione Eventi, autocertificazione per webinar.
Nell’appuntamento di domani saranno affrontate le problematiche del settore sanità e il ruolo del commercialista in questo ambito. Secondo il segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti Achille Coppola, delegato al progetto “Cluster d’impresa” assieme al consigliere nazionale Giuseppe Laurino, “la spesa sanitaria è ancor più centrale in questo momento. L’utilizzo delle risorse europee deve essere programmato adeguatamente utilizzando la professionalità dei commercialisti”.
“L’emergenza sanitaria – aggiunge il Coordinatore del Cluster Sanità del Consiglio Nazionale, Gian Luigi Longhi – ha determinato, innanzitutto, l’impossibilità per le strutture ospedaliere, siano esse private o pubbliche, di porre in essere l’attività ordinaria di programmazione degli interventi e delle cure per i pazienti, dovendo invece far fronte ad una domanda di assistenza in emergenza. Ciò ha determinato una inefficienza del sistema, laddove l’incapacità di offrire delle cure preventive si è tradotta, nel tempo, nella necessità di dovere far fronte a delle patologie in stato avanzato. Va da sé che l’intervento postumo e, talvolta, “tardivo” sul paziente, determina maggiori costi per il sistema sanitario che si trova a dover fronteggiare oggi delle situazioni emergenziali che ieri potevano essere gestite con un migliore costo, e ciò anche e soprattutto a beneficio dei pazienti. Il workshop affronterà questi temi oltre ad individuare politiche fiscale di rilancio”.
Secondo l’altra coordinatrice del Gruppo, Carmen Padula “l’emergenza Covid ci lascia un insegnamento: la digitalizzazione del settore e l’assistenza domiciliare, ivi inclusa la telemedicina, rappresentano il futuro della sanità. Ciò comporta, evidentemente, una maggiore digitalizzazione delle aziende sanitarie, permettendo una cura “smart” del paziente”.
Sui processi di digitalizzazione insiste anche Daniele Virgillito, componente gruppo di lavoro Cndcec Service Economy, secondo cui “Il Covid ha puntato i riflettori sull’essenzialità delle aziende sanitarie imponendo una riflessione rispetto agli attuali assetti organizzativi e volgendo l’attenzione sui processi di digitalizzazione: dal controllo alla programmazione, passando per la razionalizzazione delle risorse e i nuovi modelli “smart” legati alle performance e alle cure dei pazienti. Aumentano sempre più prepotentemente, infatti, le sperimentazioni che riguardano il video consulto e il Tele-monitoraggio, che hanno avuto un trend di crescita di oltre il 35%. Nonostante gli importanti passi avanti, la digitalizzazione della Sanità è però ancora poco sviluppata su molteplici ambiti che avrebbero invece potuto contribuire, se adeguatamente incentivati, ad alleggerire l’impatto economico e sociale della pandemia. Nell’immediato futuro la Telemedicina, le App dedicate al monitoraggio del paziente e l’Intelligenza Artificiale potranno rendere il nostro Ssn più resiliente. È necessario però muovere verso un modello “Connected Care” in cui i percorsi di cura e assistenza vengano riorganizzati e pensati in ottica digitale, aggregando tecnologie e professionalità con l’obiettivo di fronteggiare al meglio l’emergenza”.
L’evento di domani si inserisce nell’ambito del progetto “Attività d’impresa” con il quale “Il Consiglio Nazionale – spiega Laurino – si pone l’obbiettivo di sviluppare nuove competenze professionali sulla base di chi ha specifiche conoscenze in determinati settori produttivi e tipologie di business. L’idea è quella di aggregare queste professionalità, attraverso la costituzione di reti professionali, con l’utilizzo di una piattaforma, già in essere. È già in atto l’organizzazione di corsi di formazione, attraverso alcune scuole dei commercialisti”. Laurino sottolinea come “hanno aderito, all’intero progetto, oltre 1.400 studi di commercialisti di tutta Italia (cluster Economia del Mare, Made in Italy, Edilizia ed Ambiente e Sanità), professionisti con una specifica profilatura per i diversi settori. I commercialisti sono da sempre vicini alle imprese ed ai cittadini del Bel Paese”.
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