Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha dato il via libera definitivo alla nuove norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate, che nei mesi scorsi erano state poste in pubblica consultazione tra gli iscritti alla categoria. Il testo appena approvato, che recepisce alcune delle osservazioni giunte al Consiglio nazionale, sostituisce quello in vigore dal gennaio del 2012. Le nuove norme per le non quotate entreranno in vigore il prossimo 30 settembre, nello stesso giorno a partire dal quale saranno valide anche le nuove norme di comportamento delle società quotate, approvate dal Consiglio nazionale nei mesi scorsi.

“Quello che si chiude con il via libera definitivo alle nuove norme – afferma il Consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia, Raffaele Marcello – è un percorso estremamente importante per la categoria che, dalle prossime settimane, avrà finalmente a disposizione testi aggiornati sia per le quotate che per le non quotate. Un lavoro frutto dell’impegno del Consiglio nazionale che ha deciso di approcciare la materia in maniera organica. Del resto – prosegue Marcello – l’adeguamento delle norme si era reso necessario per le continue modifiche del diritto societario e di quello fallimentare. Dal nuovo testo emergono con maggiore forza e chiarezza la centralità che il collegio sindacale ricopre all’interno della governance societaria e il dovere di vigilanza che l’organo di controllo è per legge chiamato a svolgere sull’osservanza della legge e dello statuto ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento”. “Così come – prosegue Marcello – particolare attenzione viene dedicata alla funzione assolta dallo stesso collegio in materia di prevenzione ed emersione della crisi”.

“Il lavoro sin qui portato avanti dal Consiglio nazionale – spiega Marcello – è un tassello di un progetto complessivo che, nel corso del Congresso che terremo ad ottobre a Milano, ci porterà a formulare una proposta organica di riforma del diritto d’impresa e dell’informativa contabile. Siamo convinti, infatti, che sia giunto il momento di dedicare una specifica attenzione alle società di persone, di cui va a nostro avviso razionalizzata la disciplina e accresciuta la trasparenza rispetto ai terzi e ai creditori”.

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