Il comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, e il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio
Promuovere la figura professionale del commercialista per diffondere e sviluppare una cultura della legalità. È questo il fine principale del protocollo quinquennale sottoscritto oggi dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, e dal presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio.
Il protocollo prevede l’organizzazione di una serie di iniziative congiunte (seminari, conferenze, workshop e tavole rotonde) che riguardano l’analisi dei flussi informativi degli assetti organizzativi adottati dalle società per prevenire illecite forme di utilizzo dei dati; l’economia sostenibile e la gestione dei rifiuti con l’obiettivo di prevenire illeciti nel settore del ciclo delle attività ad esso connesse; il lavoro, la legislazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.
La collaborazione prevede inoltre la realizzazione, anche presso gli istituti di specializzazione dell’Arma, di progetti addestrativi sulle materie di comune interesse, volti a qualificare la professionalità del personale nello specifico settore, nonché lo scambio informativo sulle richieste di erogazione di finanziamenti pubblici da parte delle imprese e/o sul rilascio delle asseverazioni e su operazioni sospette rilevate nello svolgimento delle attività di consulenza del lavoro.
In relazione alla organizzazione delle iniziative formative e informative congiunte, il Consiglio nazionale dei commercialisti e l’Arma dei Carabinieri garantiranno la partecipazione e l’intervento di propri rappresentanti, anche attraverso il coinvolgimento degli Ordini territoriali di commercialisti e delle Organizzazioni funzionali dell’Arma (territoriale, speciale e ambientale).
“I commercialisti – ha affermato de Nuccio – attraverso il corretto esercizio delle proprie attività, contribuiscono alla formazione di un contesto economico più trasparente e rispettoso non solo delle regole e dei principi condivisi, ma anche e prima di tutto delle persone e degli interessi comuni. In quanto esponenti di una professione fortemente legata da un rapporto simbiotico alle imprese e ai mercati, forniamo una risposta concreta a supporto dell’economia pubblica per contrastare l’illegalità. La nostra opera può rivelarsi indispensabile per il funzionamento del mercato del nostro Paese, per il rispetto delle regole della competizione, per la necessaria trasparenza delle attività imprenditoriali, per migliorare il rapporto tra Stato e Cittadino. Questo protocollo e la preziosa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri si inseriscono in questa prospettiva e rappresentano un’ulteriore crescita dell’impegno dei 120mila commercialisti italiani sul fronte della legalità”.
“Il tema di un’economia sana – ha ribadito Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Teo Luzi – è fondamentale nella nostra società, per questo è importante da un lato garantire la migliore formazione dei Carabinieri anche in questo campo, dall’altro promuovere la cultura della legalità in modo diffuso e capillare, fornendo le corrette informazioni agli operatori del settore”.
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