Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili esprime soddisfazione per la risoluzione n. 40/E, emanata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, per chiarire che le dichiarazioni IRAP relative al periodo di imposta 2021 possono essere compilate secondo le regole attualmente fornite nelle istruzioni per la compilazione del modello 2022.
La precisazione, infatti, fa seguito alle perplessità espresse dal Consiglio nazionale dei commercialisti dopo l’introduzione, con l’art. 10 del decreto Semplificazioni (D.L. 73/2022), di nuove modalità per indicare in dichiarazione IRAP le deduzioni per i costi del personale. La nuova norma introdotta dal decreto, in corso di conversione, aveva generato tra i commercialisti comprensibili perplessità in quanto molte delle dichiarazioni IRAP relative al periodo di imposta 2021 non solo sono state già predisposte, ma anche trasmesse telematicamente.
Il Consiglio nazionale della categoria aveva immediatamente sollevato la questione sia attraverso la presentazione di proposte emendative al Decreto Semplificazioni sia nell’ambito delle interlocuzioni istituzionali con la stessa Agenzia delle Entrate, la cui risoluzione evita di dover mettere di nuovo mano alle dichiarazioni IRAP già predisposte.
“Prendiamo atto con favore che l’Agenzia delle Entrate ha accolto le nostre segnalazioni – afferma Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti –, intervenendo per evitare che una norma nata con intenti di semplificazione si trasformasse in una inutile complicazione”.
“Lavoriamo con la priorità di essere vicino ai colleghi nell’operatività quotidiana –, spiega Salvatore Regalbuto, consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla Fiscalità –. La risoluzione in materia di semplificazioni per le deduzioni IRAP si inserisce in questo contesto ed è il frutto delle interlocuzioni con le istituzioni di riferimento, in particolare MEF e Agenzia delle Entrate. Il nostro principale obiettivo è migliorare la situazione lavorativa dei colleghi, costretti costantemente ad affrontare periodi di sovraccarico”.
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