Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “No Profit”, che ha focalizzato l’attenzione sulla Riforma del Terzo Settore. Un ambito di grande interesse per il mondo delle professioni e l’attività dei commercialisti, che si evolve in modo talmente rapido da obbligare a una continua ricerca e analisi delle migliori interpretazioni disponibili, per poter gestire gli aspetti operativi che risultano più impellenti e rilevanti ai fini della piena implementazione della riforma stessa. Il Consiglio Nazionale -in coordinamento tra area no profit e area principi contabili, principi di revisione e sistemi di controllo – ha nominato un apposito Gruppo di lavoro per poter pubblicare entro il primo quadrimestre del 2020 apposite Linee guida dell’Organo di controllo degli EtS, definite come una evoluzione delle norme di comportamento del collegio sindacale delle società non quotate, opportunamente riviste e adattate.

Contestualmente, è stato avviato un percorso di sviluppo in materia di rendicontazione finanziaria che possa essere in grado di produrre specifici “Principi contabili per gli enti del Terzo settore”. Il compito di stesura dei principi spetta all’Organismo Italiano della Contabilità, standard setter nazionale. Il progetto, ancora in fieri, dovrebbe garantire, a seguito della futura pubblicazione del decreto ministeriale inerente la “modulistica del bilancio di esercizio degli Ets non commerciali” di cui all’articolo 13, comma 3 del d.lgs 117/2017, la definizione di un framework contabile di riferimento in grado di rendere i trattamenti contabili omogenei e consolidati nel settore. I contatti intrattenuti con Assirevi portano inoltre a prevedere che ai principi contabili di settore seguiranno anche alcuni Principi dedicati alla revisione legale degli Enti del Terzo settore. Normativa sul bilancio di esercizio, principi contabili e principi di revisione verranno alla luce nel corso del 2020 e saranno perciò applicabili a partire dai bilanci dell’esercizio iniziato dopo la loro pubblicazione, vale a dire per gli enti con esercizio allineato con l’anno solare dal 2021. Ancora, restano da chiarire alcuni aspetti concernenti l’interpretazione della disciplina delle imposte sui redditi degli Enti del Terzo settore. In particolare, appare di assoluta centralità inquadrare in modo corretto e chiaro il disposto dell’articolo 79 del Cts, che ne definisce la natura commerciale o non commerciale. Per tale motivo il Consiglio sta intrattenendo una serie di interlocuzioni con i soggetti istituzionali interessati al tema, in modo da poter esaminare le diverse letture della norma e, nel caso, proporre le soluzioni che appaiono più congeniali per quanto possibile ad una applicazione semplice e coerente alla ratio della norma.

Quattro le sezioni in cui è divisa l’informativa. Nella prima si analizza lo Stato dell’arte della riforma che si avvia verso la fase operativa. Dopo i decreti principali (D.lgs. n. 117/2017 – Codice del Terzo settore o CTS – e D.lgs. n. 112/2017 – riforma dell’impresa sociale) e i provvedimenti correttivi, inizia a prendere forma il Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), il cui schema di decreto attuativo è in fase di lavorazione. Come noto, la riforma segue differenti step di attuazione, legati principalmente alla necessità di istituire il Registro ed ottenere l’autorizzazione della Commissione europea sui nuovi regimi fiscali.  Un altro paragrafo è dedicato all’inquadramento delle evoluzioni interpretative ministeriali con l’analisi di alcune Circolari e note Direttoriali pubblicate dal Ministero del Lavoro dal maggio scorso ad oggi. Spazio poi ai principali aspetti collegati alle nuove previsioni in materia di bilancio sociale e valutazione dell’impatto sociale. Infine, chiude l’informativa, una sezione dedicata i più recenti Pronunciamenti dell’Agenzia delle Entrate sul comportamento che gli Ets “temporanei” devono mantenere nel periodo transitorio.

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