“Una proroga tardiva e insufficiente”. E’ il commento del presidente nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, all’ufficializzazione, da parte del Mef, dello spostamento al 12 giugno 2017 del termine per le comunicazioni Iva del primo trimestre 2017. “Siamo di fronte – commenta Miani – all’ennesimo caso di una proroga che giunge, attraverso un comunicato stampa, a poco più di 48 ore dalla scadenza prefissata. Una situazione che è ormai diventata la norma nei rapporti tra Amministrazione fiscale e professionisti, in aperta e costante violazione di quanto stabilito dallo Statuto del contribuente. L’incertezza sta diventando l’emblema del nostro sistema fiscale”. Miani aggiunge anche che il ritardo nella ufficializzazione della mini proroga “è questa volta ancor più paradossale, dal momento che già diversi giorni fa fonti del governo si erano pubblicamente pronunciate favorevolmente su questa soluzione”.
“A ciò si aggiunga che – prosegue – viste tutte le difficoltà che questo nuovo, ennesimo adempimento ha generato e dai commercialisti immediatamente segnalate, una proroga di soli 12 giorni appare del tutto insufficiente”. Il riferimento del presidente dei commercialisti è al fatto che “l’implementazione delle procedure per l’effettuazione del nuovo adempimento ha richiesto oltre cinque mesi di tempo, tant’è che il modello di comunicazione con le relative istruzioni e le specifiche tecniche di trasmissione telematica sono state approvate dall’Agenzia delle Entrate solo il 27 marzo 2017”. Inoltre – ricorda ancora Miani – “i software di compilazione e di controllo necessari per l’invio delle comunicazioni sono stati messi a disposizione sul sito internet delle Entrate soltanto dopo la prima decade di maggio, lasciando dunque a imprese e professionisti soltanto quindici giorni di tempo a disposizione per la materiale esecuzione dell’adempimento”. Il presidente dei commercialisti sottolinea poi come “non essendo queste comunicazioni “veicolabili” all’Agenzia delle Entrate tramite il canale di trasmissione Entratel, tradizionalmente in uso ai professionisti per gli adempimenti fiscali di questo genere, c’era bisogno di maggiore tempo a disposizione per “familiarizzare” con le nuove modalità di trasmissione telematica e per consentire ai professionisti di assolvere agli incarichi ricevuti con la dovuta diligenza professionale”.
E sempre a proposito del “clima di permanente incertezza”, Miani chiede anche una soluzione rapida affinché le imprese minori in contabilità semplificata possano riportare in avanti le perdite fiscali di esercizio. Imprese minori che, ricorda Miani, “per effetto del nuovo principio di cassa loro applicabile, non potranno utilizzare le perdite fiscali generate dalla deduzione nel 2017 dell’intero valore delle rimanenze finali 2016, sebbene – anche su questo – da tempo siano state individuate le possibili soluzioni da adottare”.
Responsabile Ufficio stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
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