Si intitola “Il monitoraggio fiscale delle attività estere nel quadro RW: casi particolari e punti di attenzione” il nuovo documento, pubblicato oggi, del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti, predisposto dalla Commissione di studio “Fiscalità internazionale” operante nell’area di delega sulla fiscalità, alla quale è delegato il consigliere nazionale e tesoriere Salvatore Regalbuto.
Il Quadro RW è una sezione della dichiarazione dei redditi destinata alla segnalazione di investimenti patrimoniali e attività finanziarie detenute all’estero da parte di persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia (cosiddetto “monitoraggio fiscale”).
La compilazione del quadro RW è fondamentale, non solo per il monitoraggio fiscale degli investimenti all’estero, ma anche per determinare l’eventuale applicazione dell’Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero (IVIE) e dell’Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero (IVAFE) nonché, a decorrere dal Modello Redditi 2024, dell’Imposta sulle cripto-attività (IVCA).
A partire dalle dichiarazioni da presentare nel 2024, le persone fisiche che presentano il Modello 730 possono, in alternativa all’invio di un distinto quadro RW del Modello Redditi, assolvere gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.l. 167/1990 compilando l’apposito quadro W di tale dichiarazione. Le imposte liquidate nel quadro W del Modello 730 devono comunque essere versate per autotassazione con F24 (e non tramite il sostituto di imposta – datore di lavoro).
Quattro i capitoli del documento. Il primo si occupa di obblighi soggettivi, attività da dichiarare ed esoneri. Il secondo è dedicato a trust residenti all’estero con beneficiari persone fisiche residenti in Italia e obblighi dichiarativi. Gli ultimi due capitoli si soffermano su polizze assicurative estere (illustrando quando e come indicarle nel quadro RW) e cripto-attività, dichiarazione dei redditi e quadro RW
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