Per garantire pratiche fiscali eque in tutta l’UE e agevolare gli adempimenti fiscali, la Commissione europea raccomanda ai paesi dell’UE di semplificare gli obblighi fiscali e di garantire il rispetto dei diritti dei contribuenti.
L’iniziativa intrapresa dalla Commissione intende migliorare l’adempimento degli obblighi fiscali, le relazioni tra le amministrazioni fiscali dell’UE e i contribuenti (in particolare attraverso una maggiore trasparenza, un maggiore orientamento ai servizi e l’uso delle tecnologie digitali), per farlo sarà necessario individuare/promuovere le buone pratiche amministrative e coordinare meglio le leggi nazionali relative ai diritti dei contribuenti.
Su questo tema si è aperta il 10 marzo scorso una consultazione pubblica a cui sarà possibile partecipare fino al 2 giugno 2021. La consultazione si rivolge ai cittadini e ai contribuenti dell’UE che svolgono attività transfrontaliere. Sono inoltre invitati a esprimere il proprio parere tutti i portatori di interessi coinvolti nella tassazione a carico dei cittadini dell’UE, inclusi amministrazioni fiscali nazionali, organizzazioni intergovernative, non governative e aziendali, fiscalisti e mondo accademico.
Obiettivo della consultazione pubblica è quello di raccogliere informazioni su taluni problemi connessi alle imposte dirette (principalmente l’imposta sul reddito delle persone fisiche) riscontrati attualmente dai cittadini quando esercitano le loro libertà svolgendo attività transfrontaliere, ad esempio quando lavorano, acquistano beni immobili o si trasferiscono in Stati membri dell’UE diversi dal loro paese di residenza. Mira inoltre a raccogliere informazioni su taluni problemi connessi all’imposta indiretta (IVA) che interessano in particolare le PMI. La raccomandazione prevista per il 3º trimestre del 2021 terrà conto di questi risultati.
È possibile partecipare alla consultazione pubblica rispondendo al questionario online. I questionari sono disponibili in alcune o in tutte le lingue ufficiali dell’UE. I contributi possono essere inviati in una qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Per questioni di trasparenza, le organizzazioni ed imprese che partecipano alle consultazioni pubbliche sono invitate ad iscriversi al registro per la trasparenza dell’UE.
È possibile approfondire l’argomento all’interno dell’informativa periodica “Attività internazionale – International update n. 6/2021” di Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti.
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