Via libera del Senato al Decreto crescita, sul quale il Governo aveva posto la fiducia. Sul Dl arriva il commento a caldo dei commercialisti. “Con la definitiva approvazione del Decreto Crescita”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell categoria, Massimo Miani, sono state finalmente recepite alcune nostre proposte di semplificazione fiscale che abbiamo da tempo formulato nelle varie sedi istituzionali. Un fatto positivo che speriamo sia il primo segnale concreto di un approccio più attento della politica alle istanze della categoria”. Miani sottolinea però come “il Consiglio nazionale, nel salutare con estremo favore l’approvazione di tali misure, deve tuttavia anche sottolineare che si tratta soltanto di un primo passo. C’è ancora tanta strada da percorrere sulla rotta della semplificazione, come purtroppo testimoniano le recenti vicende relative agli ISA”.
Proprio in materia di Isa, Miani ricorda come il decreto affronti comunque le problematiche derivanti dalla loro tardiva implementazione “con l’accoglimento della richiesta del Consiglio nazionale di rinviare al 30 settembre i termini dei versamenti collegati alle dichiarazioni per i soggetti che svolgono attività d’impresa o di lavoro autonomo”. Recepita anche la proposta di riapertura al 31 luglio dei termini per aderire alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio, “oltremodo necessaria – sottolinea Miani – in seguito ai gravi disservizi verificatisi a fine aprile in talune regioni, nonché di estensione delle definizioni agevolate alle entrate regionali e degli enti locali”.
Sulle semplificazioni, tra le principali proposte del Consiglio nazionale che hanno trovato espresso riconoscimento normativo, Miani segnala la possibilità per i professionisti di rilasciare ai propri clienti un impegno unico pluriennale per tutti gli adempimenti dichiarativi e comunicativi da effettuare per loro conto, che può essere contenuto anche nello stesso mandato professionale. In materia di IVA, importante, per i commercialisti, la possibilità di assorbire la comunicazione delle liquidazioni periodiche del quarto trimestre dell’anno nella dichiarazione annuale da presentarsi, in tal caso, entro febbraio dell’anno successivo. Positiva anche l’eliminazione dell’obbligo di indicazione nella dichiarazione annuale dei dati relativi alle lettere di intento degli esportatori abituali e il prolungamento da dieci a dodici giorni del termine di emissione delle fatture rispetto alla data di effettuazione dell’operazione.
Tra le proposte dei commercialisti approvate c’è una serie di altre misure di semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario quali l’eliminazione degli obblighi informativi a carico dei forfettari laddove riferiti a dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria, la soppressione dell’obbligo di comunicazione delle proroghe ai fini della cedolare secca sugli affitti, la facoltà di tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi elettronici, l’obbligo da parte degli enti locali di inviare al MEF in formato elettronico le delibere relative alle entrate tributarie, in modo da consentire il prelievo automatizzato delle informazioni utili per il pagamento dei tributi. Accolti anche l’anticipazione del momento di non imponibilità dei canoni di locazione non percepiti su immobili ad uso abitativo e il progressivo incremento della deducibilità IMU dalle imposte sui redditi dal 50% nel 2019 fino al 100% dal 2023 in poi.
Responsabile Ufficio stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
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