Una ricognizione sulla fatturazione elettronica a tre mesi dall’entrata in vigore dell’obbligo. Questo il tema affrontato dal nuovo documento pubblicato oggi, giovedì 4 aprile 2019, dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti: “Le novità e gli ultimi chiarimenti sulla fatturazione elettronica tra privati”. Lo studio presenta una sintesi delle novità normative che hanno interessato gli obblighi di fatturazione elettronica nelle operazioni fra privati: si tratta, nello specifico, del Provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 21 dicembre 2018, n. 524526, con cui l’Agenzia ha dato attuazione alle indicazioni fornite dal Garante per la privacy, della L. 30 dicembre 2018, n. 145 (c.d. Legge di Bilancio 2019) e del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con modificazioni dalla L. 11 febbraio 2019, n. 12 (c.d. “Decreto semplificazioni”). Inoltre sono illustrati i chiarimenti resi dall’Agenzia delle entrate in occasione  del Videoforum e degli incontri con la stampa specializzata organizzati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e del Tavolo istituzionale intrattenuto dallo stesso Consiglio Nazionale con l’Agenzia.

In particolare nell’ambito del contenuto della fatturazione elettronica si è focalizzata l’attenzione sul tema delle fatture in valuta estera dato che in un alcuni settori (commodities, bunkeraggio) è ampiamente adottato il dollaro, quale valuta di riferimento, anche nelle transazioni tra soggetti passivi IVA stabiliti in Italia.

L’Agenzia delle Entrate ha anche chiarito le problematiche sollevate dal Consiglio nazionale circa gli scarti dovuti a taluni caratteri speciali nella compilazione dei campi per la fatturazione elettronica. I caratteri ammessi sono quelli UNICODE UT-F8, gruppo basic latin.

Dopo una analisi dell’Emissione e ricezione delle fatture elettroniche e la Consultazione delle stesse sotto la lente di ingrandimento il tema del servizio gratuito di conservazione dell’Agenzie delle Entrate. Infine, approfondito il tema dei corrispettivi telematici da parte degli esercenti con più punti cassa per singolo punto vendita. Una materia su cui il Consiglio Nazionale, nell’ambito del Tavolo istituzionale intrattenuto con l’Agenzia delle entrate, aveva chiesto chiarimenti,  oltre alla modifica di alcune specifiche tecniche. Quesiti su cui l’Agenzia ha successivamente risposto precisando che la certificazione in argomento può essere effettuata dai soggetti iscritti nel registro dei revisori legali, in applicazione del D.Lgs. n. 39/2010, e che, onde evitare incertezze interpretative, sarà valutata l’opportunità di modificare in tal senso le specifiche tecniche.

 

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