Anche quest’anno, come di consueto, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori degli Enti Locali (ANCREL), rende disponibile il format della “Relazione dell’organo di revisione sul rendiconto della gestione”.
La relazione al rendiconto 2018 dell’organo di revisione degli enti locali è predisposta nel rispetto della parte II “Ordinamento finanziario e contabile del D. Lgs.18/8/2000 n. 267” (TUEL) e dei principi contabili generali allegati al D. Lgs. 118/2011. Per la formulazione della relazione e per l’esercizio delle sue funzioni l’organo di revisione può avvalersi dei principi di vigilanza e controllo emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Lo schema di relazione tiene conto delle norme emanate fino alla data di pubblicazione del documento.
Il documento è composto da un testo Word con traccia della relazione dell’organo di revisione e da tabelle in formato Excel editabili. Esso costituisce soltanto una traccia per la formazione della relazione da parte dell’organo di revisione, che resta l’unico responsabile dei rapporti con tutti i soggetti destinatari del documento, nonché della documentazione a supporto prodotta nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo anche mediante apposite carte di lavoro e check-list.
Allegati
CNDCEC
Revisione enti locali 2022, su Concerto il corso del Ministero dell’InternoA renderlo fruibile Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti dal 27 marzo al 30 novembre 2023. Valido per l’iscrizione nell’Elenco revisori degli enti locali 2024
fisco
Superbonus: commercialisti, per sblocco crediti F24 fondamentaleRegalbuto in audizione alla Camera: “Prorogare almeno al 28 aprile il termine per presentare le comunicazioni per l’opzione della cessione del credito e lo sconto in fattura”
CNDCEC
Revisori legali, adottato dal MEF il programma formativo per il 2023Nuove materie previste per gli iscritti nel Registro: contabilità pubblica, crisi d’impresa e diritto tributario, con un tetto massimo ai crediti conseguibili, per rispondere alle esigenze di un aggiornamento diversificato