Il modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/2001 per gli enti privati del settore sanitario” è il titolo del documento pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti nell’ambito dell’area di delega “Compliance e modelli organizzativi delle imprese” a cui sono delegati i consiglieri Fabrizio Escheri ed Eliana Quintili.

Il documento è stato realizzato dalla Commissione di studio “Elaborazione modello 231 tipo per aziende sanitarie” a cui è stato affidato il compito di fornire indicazioni operative ai commercialisti impegnati sia nell’attività di consulenza e assistenza alle aziende sanitarie per la redazione dei modelli organizzativi sia in quella di verifica della loro efficace attuazione in qualità di componenti di Organismi di vigilanza.

Il documento contiene una disamina ad ampio raggio del “catalogo” dei reati inclusi nel d.lgs. 231/2001, pur concentrando l’attenzione su quelli la cui commissione è più probabile nelle aziende sanitarie. Sotto questo aspetto, è evidenziata l’importanza del Codice Etico non solo quale strumento per l’affermazione dei valori morali e di trasparenza nei quali l’ente si riconosce, ma anche per l’importanza di personalizzare e umanizzare le prestazioni, attesa la specificità e la particolare delicatezza del servizio offerto dalle aziende sanitarie.

Oltre alla necessaria parte descrittiva, il documento – ed è questo il vero valore aggiunto – è completato da una serie di elaborati (disponibili in formato editabile) finalizzati a fornire strumenti utili al redattore del Modello 231, tra cui alcuni esempi di parti speciali del Modello, definite in base ai principali reati alla cui commissione le aziende sanitarie convenzionate possono essere esposte; un elaborato tecnico-pratico in formato Excel, utile per effettuare una ricerca specifica per reato, processo, attività sensibile o per tipi di presidi preventivi adottati; un esempio di procedura relativa alla gestione dei flussi informativi da e verso l’Organismo di Vigilanza.

“Il Consiglio nazionale continua a concentrare la propria attenzione su settori economici in cui l’adozione di misure di organizzazione, gestione e controllo rappresenta un’opportunità, ma anche una vera e propria esigenza in un contesto competitivo in cui l’importanza di una compliance integrata è sempre più rilevante – afferma il presidente Elbano de Nuccio –. In tal senso, quello della sanità privata convenzionata rappresenta uno dei settori maggiormente a rischio, anche in seguito all’emergenza pandemica che, dopo una prima fase convulsa in cui le aziende del sistema sanitario sono state messe sotto pressione, ha imposto una maggiore attenzione all’adozione e all’osservanza di protocolli e procedure organizzative”.

“L’adozione dei modelli organizzativi ex d.lgs. 231/2001, oltre che a una logica di prevenzione dei reati e di limitazione della responsabilità dell’ente, risponde altresì alla necessità di implementazione di adeguati presidi organizzativi e di prevenzione dei rischi – affermano i consiglieri Fabrizio Escheri ed Eliana Quintili –. Il numero di aziende sanitarie che, anche a seguito della pandemia, ha adottato un modello organizzativo è in crescita ed è evidente il ruolo di supporto qualificato che i commercialisti possono ricoprire in tale ambito”.

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