La Legge 58/2019 pubblicata in Gazzetta ufficiale ad inizio Luglio, estende previsto dall’ex art. 1, commi 199-202 della legge n. 208/2015. Così anche i professionisti con clienti morosi e debitori insolventi potranno ottenere un massimo di 500.000 euro a tasso zero per superare le crisi di liquidità.

È stato inoltre previsto l’ampliamento delle fattispecie penali commesse dai debitori e la modifica della percentuale di acconto, innalzata al 50%, con saldo alla verifica dei requisiti.

I requisiti in questione sono:

– essere piccole o medie imprese o, appunto dopo la conversione del decreto legge, professionisti;

– essere parte offese in un procedimento penale relativamente al mancato pagamento da parte dei debitori imputati per i reati di truffa, estorsione, insolvenza fraudolenta e false comunicazioni sociali, ipotesi criminose alle quali ora si aggiungono anche i reati di bancarotta fraudolenta e semplice e ricorso abusivo al credito;

– trovarsi in una situazione di potenziale crisi di liquidità per causa dei mancati pagamenti degli imputati. Si richiede che i mancati pagamenti corrispondano a non meno del 20% dei crediti vantati verso altri clienti;

– presentare una sufficiente patrimonializzazione e capacità di rimborso.

Per mezzo del Fondo è possibile ottenere un finanziamento agevolato sino a 500.000 euro e in ogni caso non superiore alla somma dei crediti documentati negli atti del procedimento penale, e vantati dal richiedente, nel rispetto dei limiti di importo previsti dai Regolamenti “de minimis”. È inoltre previsto che il finanziamento abbia una durata non inferiore a tre anni e non superiore a 10.

Competente ad analizzare le domande ed eventualmente concedere il finanziamento è il Ministero dello Sviluppo Economico, avvalendosi delle strutture di Invitalia. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente in modalità telematica, nella sezione “Accoglienza istanze DGIAI” della pagina https://agevolazionidgiai.invitalia.it

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