Chiara Mio, Professore Ordinario presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è intervenuta su “Il valore dell’azienda sostenibile”

 

Si è svolto il 6 dicembre a Dubai, all’interno del Padiglione Italia, il convegno “Connettere presente e futuro: La sostenibilità delle imprese italiane ed il ruolo dei commercialisti nella creazione di valore”, l’evento organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili e da AICEC (Associazione per la promozione e lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle competenze tecniche dei Commercialisti e degli Esperti Contabili nel settore della internazionalizzazione delle PMI) nell’ambito della missione ad Expo 2020 Dubai a cui hanno partecipato oltre 170 professionisti ed imprese clienti. 

Il fine dell’evento è stato quello di comunicare il valore creato dalle imprese italiane oltre l’informativa finanziaria, attraverso informazioni qualitative, per apprezzarne la strategia di sostenibilità. L’apporto professionale dei Commercialisti è cruciale sia per accompagnare le imprese in questo percorso, sia per rappresentarne al meglio i punti di forza e valorizzarne gli impatti sulla comunità. 

“Le aziende italiane sono riconosciute per la loro capacità manifatturiera combinata con una sensibilità artistica – ha affermato Alessandro Solidoro, vicepresidente Accountancy Europe –. Servono strumenti nuovi quali il corporate reporting, evoluzione dell’integrated reporting, per esprimere l’ancoraggio ai valori territoriali delle nostre aziende e l’italianità incorporata nel prodotto o nel servizio offerto”. 

“Le modalità di produzione, la scelta di materie prime nel rispetto dell’ambiente e dell’economia circolare, l’attenzione all’ecosistema, l’osmosi con le comunità dove vivono le risorse umane impiegate nei processi produttivi sono gli ingredienti dei prodotti di successo – ha spiegato Solidoro –. I prospetti contabili riassumono una dimensione di tali prodotti, la profittabilità, ma tacciono sulle ricadute locali e globali di un siffatto modo di produzione. I corporate reporting sono in grado di restituire pubblicamente una fotografia della cura della terra, della salvaguardia del paesaggio, dell’attenzione al bello e giusto che gli imprenditori attuano nelle loro politiche”. 

La professione del Commercialista diventa quindi una leva importante per far apprezzare le qualità intrinseche del “made in Italy”: i report non parlano solo di euro, ma anche di valori e di ricchezza creati, di ambiente preservato e di bellezze naturali trasferite alle future generazioni, di persone valorizzate e coinvolte nella strategia evolutiva. 

“Occorre che le piccole e medie imprese sviluppino una sensibilità per l’internazionalizzazione – ha affermato Giovanni Parente, presidente AICEC –. È necessario organizzare missioni per toccare con mano quali sono le peculiarità del territorio su cui si vuole internazionalizzare e le abitudini dei consumatori. Il nostro convegno sulla sostenibilità ambientale è una sfida per il presente, ma soprattutto una sfida per il futuro. Occorre favorire lo sviluppo delle imprese che vogliono internazionalizzare e per farlo il ruolo del commercialista è cruciale nel comunicare strategie e contributi forniti dalle imprese ben oltre l’informativa finanziaria e la profittabilità”.

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