Il Consiglio e la Fondazione Nazionali dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti: gli effetti sul bilancio di esercizio”. Lo studio esamina le principali determinanti alla base di una corretta contabilizzazione dei ricavi nella logica dell’IFRS 15, nel rispetto dell’assunto base, che oggi caratterizza i principi contabili internazionali, ovvero la prevalenza della sostanza sulla forma . Il contributo ha, quindi, una finalità prevalentemente divulgativa, mirando a riprodurre le principali indicazioni contenute nell’IFRS 15, e accompagnando le disposizioni prescrittive dello IASB con taluni esempi per lo più riprodotti dagli esempi illustrativi del principio contabile internazionale.
L’approccio dello IASB in molti casi si sostanzia nell’iscrivere il ricavo in funzione della manifestazione dell’evento che determina verosimilmente la sua realizzazione. Ciò comporta, in taluni casi, una iscrizione “differita” o “parziale” del ricavo rispetto a quanto in precedenza effettuato con i principi contabili internazionali. In una prospettiva più generale, rileva considerare che l’IFRS 15 potrebbe avere indirettamente un significativo impatto non solo per le società IFRS compliant. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), lo standard setter italiano, ha infatti predisposto un progetto per l’emanazione di un principio contabile concernente la contabilizzazione dei ricavi che prende in considerazione anche la possibilità di riproporre limitatamente a taluni aspetti l’approccio adottato dallo IASB in materia di recognition.
Il documento si divide in alcuni capitoli: identificazione del contratto, adempimento dell’obbligazione di fare, la determinazione del prezzo dell’operazione, allocazione del prezzo alle obbligazioni, riconoscimento dei ricavi, i costi per l’adempimento del contratto, l’esposizione e l’informativa di bilancio. Non vi è dubbio che, al di là delle evoluzioni della prassi nazionale, occorra prendere nota delle disposizioni degli IFRS al fine di meglio apprezzare le discrasie esistenti e al fine di meglio comprendere gli impatti che una diversa tecnica contabile può portare a livello di predisposizione, lettura e controllo della gestione aziendale.
Allegati
CNDCEC
Revisione enti locali 2022, su Concerto il corso del Ministero dell’InternoA renderlo fruibile Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti dal 27 marzo al 30 novembre 2023. Valido per l’iscrizione nell’Elenco revisori degli enti locali 2024
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Superbonus: commercialisti, per sblocco crediti F24 fondamentaleRegalbuto in audizione alla Camera: “Prorogare almeno al 28 aprile il termine per presentare le comunicazioni per l’opzione della cessione del credito e lo sconto in fattura”
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Revisori legali, adottato dal MEF il programma formativo per il 2023Nuove materie previste per gli iscritti nel Registro: contabilità pubblica, crisi d’impresa e diritto tributario, con un tetto massimo ai crediti conseguibili, per rispondere alle esigenze di un aggiornamento diversificato