Un’analisi del percorso che condurrà al sistema IVA 2022 e, successivamente, a quello definitivo del tributo. Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato su questo tema il documento “Gli scenari futuri dell’IVA alla luce delle direttive e delle proposte dell’UE”.

La riforma del sistema IVA e la creazione di uno “spazio unico europeo” per l’applicazione dell’imposta, la cui prima fase è prevista con decorrenza primo luglio 2022, sono destinate a realizzarsi seguendo un percorso step by step. Gli obiettivi sono fissati nel piano d’azione della Commissione europea, cui è data esecuzione tramite proposte di modifica della direttiva n. 2006/112/CE o dei regolamenti dell’Unione europea. Delle modifiche previste da tali proposte, alcune sono state già trasfuse in direttive e altri atti, la cui efficacia è anticipata rispetto alla scadenza del 2022, altre non sono ancora state tradotte in atti legislativi; alcune delle disposizioni approvate, inoltre, sono già sotto osservazione, al fine di migliorarne l’applicazione. Il tutto, mentre il legislatore nazionale prova ad anticipare l’applicazione di talune norme (è il caso della disciplina in materia di marketplace), la cui effettiva entrata in vigore, tuttavia, è stata oggetto di rinvio.

Il documento approfondisce l’esigenza di una riforma del sistema che dev’essere improntato a una maggior semplicità, alla necessità di meglio fronteggiare il crescente rischio di frodi e a una migliorata efficienza, oltre che fondato su un più elevato livello di fiducia fra imprese e amministrazioni fiscali e fra le stesse amministrazioni fiscali dei vari Paesi UE. Due le sezioni dello studio. Nel primo si esaminano le Direttive e Regolamenti UE in materia di IVA di prossima entrata in vigore, con una analisi dei principali aspetti e criticità e Le regole per il mercato elettronico transfrontaliero. Nel secondo attenzione puntata sulla prova delle cessioni intracomunitarie e la disciplina delle operazioni triangolari tra Prassi, Giurisprudenza e nuove Direttive UE; Uniformità a livello nazionale dei processi aziendali e degli approcci in verifica e Iniziativa legislativa per la prevenzioni delle frodi.

 

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