Dura replica del Consiglio nazionale dei commercialisti alle affermazioni pronunciate da Oscar Giannino e da un avvocato di Assosoftware, nel corso di una trasmissione di Radio 24, nella quale i due hanno avanzato pesanti insinuazioni sulla regolarità della gara per la realizzazione del portale di categoria per la fatturazione elettronica (qui e qui). Nei giorni scorsi lo stesso Consiglio nazionale aveva annunciato la conclusione della gara e l’imminente presentazione delle funzionalità del portale, che porterà notevoli vantaggi per gli iscritti alla categoria.

“Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – si legge in una nota diramata oggi – esprime sconcerto, a nome degli oltre 119.000 commercialisti italiani, per quanto avvenuto nella odierna trasmissione “I conti della belva” su Radio24, durante la quale, alla presenza di un avvocato di Assosoftware, sono state esposte, senza contraddittorio alcuno, tesi infamanti per l’istituzione e la categoria che rappresentiamo, in merito a “gare opache” sui servizi di fatturazione elettronica”.

“Rivendichiamo l’assoluta trasparenza di un percorso al quale erano state invitate a partecipare tutte le società di software (quindi anche quelle aderenti ad Assosoftware)  – prosegue la nota – e  che, proprio per garantire la trasparenza e il rispetto delle regole, può semmai essere criticato per i lunghi tempi di approntamento. Troviamo inaccettabile e scomposta la reazione di Assosoftware, le cui società associate da decenni fanno significativi fatturati con gli studi dei commercialisti italiani, almeno quanto troviamo inaudito e altrettanto inaccettabile che una trasmissione radiofonica ascoltata da migliaia di italiani, riporti informazioni false e senza alcuna forma di contraddittorio su un tema così delicato”.

Secondo i commercialisti “tutto questo è ancor più grave alla luce del fatto che l’editore, Il Sole 24 Ore, ben conosce la realtà sia istituzionale che professionale della nostra categoria e proprio per questo dovrebbe portarle quel rispetto che in questo caso è totalmente mancato nel metodo prima ancora che nel merito”. “Il consiglio nazionale – conclude la nota – si riserva di valutare ogni iniziativa  a tutela dell’immagine della professione e di tutti i suoi iscritti”.

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