Si è svolto ieri a Roma, presso la sede di SDA Bocconi School of Management, l’evento “Immobiliare quotato, un volano per l’economia e i mercati”, a cui ha partecipato, tra gli altri, Antonio Repaci, vicepresidente nazionale dei commercialisti. Nel corso dell’evento è stata presentata la ricerca “L’esigenza di un ampliamento dell’immobiliare quotato a vantaggio dell’economia, della società e dei mercati finanziari” a cura di SDA Bocconi, da cui è emerso che in Italia, a fronte di un patrimonio immobiliare tra i più rilevanti in Europa, che contribuisce ad oltre il 19% del pil, la quota effettivamente rappresentata sui mercati finanziari è ancora del tutto marginale. In particolare, soltanto lo 0,06% del real estate commerciale risulta quotato in borsa, ovvero il livello più basso tra i principali Paesi europei.

Il vicepresidente Repaci ha fatto un intervento su “Perché il mondo della professione e i mercati finanziari vanno di pari passo”. “Immaginiamo l’economia come una grande architettura – ha detto -. I mercati sono la facciata, ciò che si vede fuori: dinamica, luminosa, esposta. Le professioni sono le fondamenta: solide, spesso invisibili, ma indispensabili perché tutto stia in piedi. Mercati e professioni crescono insieme perché condividono la stessa materia prima: la fiducia”.

Repaci ha anche sottolineato come “il sistema economico italiano ha necessità dei mercati finanziari per crescere, dal momento che non è più sufficiente il credito bancario”. Per il vicepresidente dei commercialisti “è fondamentale per la professione acquisire competenze sempre più specifiche in questo ambito d’azione”. “Da questo punto di vista – ha concluso – il disegno di legge delega del nostro ordinamento professionale ha una rilevanza assoluta, dal momento che uno dei suoi punti qualificanti è il riconoscimento delle specializzazioni”.

“Come non considerare la necessità degli investitori di disporre di titoli legati al mondo immobiliare per una più diversificata asset allocation, oltretutto in un paese come l’Italia dove l’immobiliare è un asse portante del sistema? Infatti, ormai anche nel nostro Paese gli investitori istituzionali hanno imparato a considerare l’investimento nel mattone come una asset class ‘alternativa’, così come succede in tutto il mondo finanziariamente evoluto”, ha affermato Maurizio Dallocchio, professore di finanza aziendale della SDA Bocconi school of management, in conclusione del convegno.

All’evento hanno preso parte, oltre a Repaci e Dallocchio,  Marco De Vincenzi tesoriere del Consiglio nazionale dei centri commerciali, Michele Calcaterra, senior lecteur della SDA Bocconi, Federico Colantoni, researcher SDA Bocconi, Fabrizio Testa, CEO di Borsa italiana, Paolo Savona, presidente CONSOB e Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia.

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