Un confronto a tutto campo per illustrare l’attività svolta dal Consiglio nazionale nei suoi primi mesi di lavoro e un momento di ascolto delle esigenze e delle proposte provenienti dal territorio. È stato questo lo spirito dell’incontro tra i vertici nazionali della categoria e la Conferenza degli Ordini territoriali della Toscana, tenutosi nei giorni scorsi a San Casciano ai Bagni, in provincia di Siena. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti che il Consiglio nazionale terrà nei prossimi mesi in giro per l’Italia, proprio con l’intento di “raccontare” progetti e azioni concrete portate avanti dalla Governane nazionale per accrescere la riconoscibilità alla professione e per raccogliere idee e sollecitazioni dalle realtà locali della categoria. Come spiega il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, “questa iniziativa, che abbiamo voluto chiamare “INCONTRIAMOCI”, nasce anche dalla volontà di coinvolgere e rendere partecipi tutti i quadri dirigenti della categoria su quanto stiamo facendo, aprendoci contestualmente all’ascolto e accorciando finalmente le distanze tra Roma e i territori. Sono convinto che la coesione della categoria passi anche dalla condivisione a tutti i livelli di azioni e obiettivi”.

UN CONFRONTO COSTRUTTIVO

All’incontro di San Casciano ai Bagni, erano presenti per il Consiglio nazionale, oltre a  de Nuccio, anche  il tesoriere Salvatore Regalbuto, la consigliera segretaria Giovanna Greco, i consiglieri Maurizio Masini, Gian Luca Ancarani e Antonio Repaci. Tutti presenti gli Ordini regionali toscani (Firenze, con il presidente Enrico Terzani e il vicepresidente Eros Ceccherini; Siena con il presidente Lorenzo Sampieri e la vicepresidente Marzia Mucciarelli; Pistoia, con il presidente Angelo Vaccaro e il vicepresidente Fabrizio Poggiani; Pisa, con il presidente Stefano Sartini e il vicepresidente Massimo Masoni; Lucca, con il presidente Marco Marchi e la vicepresidente Elisabetta Viani; Grosseto, con il presidente Paolo Mazzetti e il vicepresidente Roberto Vanni; Massa, con il presidente Massimiliano Lencioni; Arezzo, con la vicepresidente Carla Tavanti; Prato, con il vicepresidente Filippo Cappellini; Livorno, con il vicepresidente Giovanni Verugi).

Si è trattato di un confronto costruttivo che ha toccato molteplici aspetti della vita professionale, sia nell’ambito istituzionale sia sotto il profilo delle tematiche legate alle attività degli iscritti. Il presidente della Conferenza degli Ordini della Toscana, Angelo Vaccaro, dopo aver ringraziato i rappresentanti nazionali per la loro disponibilità a partecipare all’incontro, ha manifestato l’apprezzamento nei confronti delle attività poste in essere dal Consiglio Nazionale dal suo insediamento, affermando “che le progettualità in corso esposte dal presidente de Nuccio e annunciate attraverso i canali istituzionali vanno nella direzione che da tempo, in seno alla Conferenza Toscana, più volte è stata discussa e ritenuta prioritaria per la categoria”. Esempi di questa impostazione sono rintracciabili, secondo Vaccaro, “nelle anticipazioni riguardanti gli adempimenti amministrativi che ciascun Ordine deve affrontare, quali obblighi derivanti dalla natura di ente pubblico non economico, in materia di privacy, anticorruzione e trasparenza, per i quali è stato prospettato un intervento diretto a supportare e uniformare le conseguenti attività burocratiche”.

LE PROPOSTE DEGLI ORDINI TOSCANI

Ciò non toglie, ha sottolineato Vaccaro, “che vi siano altre sollecitazioni e progettualità che potrebbero risultare giovevoli sia per gli Ordini territoriali sia per tutti gli iscritti, a cominciare dall’importanza di approfondire la possibile realizzazione di procedure software da porre a servizio dell’utenza domestica, che comporterebbe numerosi vantaggi sia sotto il profilo qualitativo delle prestazioni, sfruttando le rilevanti potenzialità di sviluppo in tutte le branche della professione (dalla contabilità di base al controllo di gestione, dalla pianificazione finanziaria alle attività di revisione legale), sia per l’accentuazione di ruolo che la categoria ne ricaverebbe nel panorama degli attori istituzionali”. Collegato a questa tematica, un progetto “meno ambizioso e più facilmente realizzabile nel breve periodo” potrebbe essere intrapreso, secondo gli Ordini toscani, con analoghe prospettive positive: si tratta dello studio e della creazione di un piano di conti unico, standardizzato ma con connotati di flessibilità, indirizzato ad uniformare il sempre diverso documento contabile che precede l’interfacciamento con il bilancio UE, cioè il bilancio di verifica”.

Gli Ordini regionali hanno poi espresso il loro apprezzamento per “il particolare impegno del Consiglio Nazionale per sensibilizzare l’interesse, sia all’interno sia all’esterno, nei confronti della sostenibilità non finanziaria, tematica di largo respiro da considerarsi quale attività strategica nell’imminente futuro” e hanno auspicato “un analogo impegno per accentuare i presidi di legalità nelle attività professionali”. “Pur nella consapevolezza che occorrano tempi lunghi per migliorare il grado di percezione della nostra figura professionale nell’opinione pubblica – ha affermato Vaccaro – vi è altrettanta convinzione che vi sia spazio per creare i presupposti affinché il commercialista, un domani non lontano, possa essere identificabile per caratteristiche di immanente legalità, la qualcosa oggi non costituisce una prevalente visione”.

Sollecitazioni e spunti raccolti da de Nuccio e dai consiglieri nazionali presenti al termine di un incontro conclusosi, come sottolineano gli Ordini della Toscana, “con una generale e condivisa soddisfazione”.

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