La professione austriaca rappresenta una realtà culturale autonoma e ben definita pur traendo dall’esperienza tedesca la sua articolazione, sia per quanto concerne il sistema di abilitazione, sia per quanto concerne la rappresentanza istituzionale, basata sulla presenza di un’Associazione di categoria riconosciuta per legge (Istitute), altamente coinvolta nei processi di regolamentazione e standard setting, e di una Kammer (KWT) quale ente governativo di vigilanza e abilitazione. L’iscrizione all’Associazione è facoltativa, mentre l’iscrizione alla Kammer è obbligatoria e certifica l’abilitazione del soggetto. Gli enti di appartenenza menzionati si sono formati e sono stati regolamentati nel dopoguerra, rispettivamente nel 1952 e nel 1947.
I revisori, in particolare, sono assoggettati altresì al controllo di un’Autorità di vigilanza specifica e di una Commissione per il controllo di qualità, rispettivamente Qualitatsprufungen(AeQ) e Qaulitatskontrollbenhoorde (OKB). Le attività di reporting e di auditing, così come quelle nell’area della fiscalità, sono attività riservate ai soli iscritti.
Le due più importanti categorie di professioni regolamentate sono i Wirtchaftsprufer (Professionisti contabili e revisori), circa 2.800 in tutto il Paese, e gli Steuerberater (Consulenti fiscali), circa 6.300 tra persone fisiche e società. La prima categoria è abilitata a svolgere anche le funzioni della seconda, essendo il percorso di studi e di abilitazione molto più articolato. Possono altresì esercitare attività di contenzioso tributario per enti e rappresentanza nei procedimenti amministrativi dinanzi alla Suprema corte amministrativa. Il numero dei tirocinanti è complessivamente di circa 2.660.
La consulenza fiscale si estende anche ad enti non profit e questioni di lavoro.
Il percorso di abilitazione prevede l’acquisizione di una qualifica universitaria (cinque anni), tre anni di tirocinio con focus differenziato per le due professioni, maggiormente sulla revisione o sulla fiscalità, così come avviene per lo stesso esame di Stato. L’iscrizione, infine, si completa con un giuramento.
Per l’abilitazione alla consulenza fiscale il percorso universitario e di tirocinio può essere sostituito da un periodo certificato di nove anni di pratica presso appositi soggetti, seguito sempre dall’esame di Stato.
Tra i requisiti di iscrizione è previsto l’obbligo assicurativo.
Scheda Paese
Adozione principi internazionali
Per l’area della revisione, l’Associazione di categoria riconosciuta per legge (Istitute) è particolarmente coinvolta nell’attività di emanazione degli standard. In Austria, diversamente dalla Germania, sono stati formalmente adottati gli ISA clarified con alcuni adattamenti (http://www.fee.be/images/publications/ISA_in_Europe_overview_150430_update.pdf).
Parimenti, è stato formalmente adottato anche il principio internazionale ISQC1 in materia di controllo della qualità. Il codice deontologico e le norme in materia di indipendenza, invece, sono basate su una normativa interna fondata sulla raccomandazione e sulla direttiva comunitaria e tendenzialmente più stringente del codice emanato dallo IESBA (International Ethics Standard Board dell’IFAC).
Per quanto riguarda i principi contabili, nel settore privato, come in tutti Paesi dell’UE, è prevista l’adozione degli IFRS per i bilanci consolidati di quotate ed assimilate e l’adozione opzionale per tutte le altre società. Ad oggi, nel settore pubblico, il sistema contabile è basato sulla contabilità finanziaria e non vi è al momento un progetto di adozione degli standard internazionali IPSAS.
I numeri
Dati relativi al rischio Paese (fonte SACE Spa 2014)
Rischio sovrano – apertura senza condizioni
Rischio privato – apertura senza condizioni
Rischio bancario – apertura senza condizioni
Rischio esproprio e violazioni contrattuali 12%
Rischio mancato pagamento controparte bancaria 20%
Rischio mancato pagamento controparte corporate 37%
PIL nominale (miliardi USD PPP): 361,04
PIL pro capite (USD, PPP): 42.553
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