Un pacchetto di proposte di semplificazione in materia di lavoro finalizzato alla creazione di procedure standardizzate a livello nazionale. Con un obiettivo prioritario: favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro. In un documento messo a punto dalla Commissione “Commercialista del Lavoro”, il Consiglio nazionale della categoria mette in fila le sue idee per un miglior funzionamento del mercato del lavoro italiano. Si va dalla richiesta di un’implementazione delle procedure telematiche a quella della creazione di un sistema nazionale per le comunicazioni obbligatorie; dalla richiesta del superamento della territorialità delle liste dei disabili a quella di una semplificazione in materia di denuncia all’INAIL degli infortuni sul lavoro fino all’interoperabilità tra le amministrazioni competenti e gli intermediari. “Con i recenti interventi legislativi – spiega il Consigliere nazionale dei commercialisti delegato al lavoro, Vito Jacono – si è tentato di rilanciare la sfida della semplificazione nell’ambito del nostro mercato del lavoro, spesso caratterizzato da sistemi ancora troppo macchinosi e territoriali, che ostacolano la fluidità operativa degli addetti al settore e la mobilità dei lavoratori. L’obiettivo della semplificazione dovrebbe essere perseguito nell’ottica di favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro. Il documento predisposto dalla nostra Commissione di studio vuole essere un contributo di idee per rendere più agevole il lavoro dei professionisti con i suoi referenti in questo ambito”.
Accrescere le procedure telematiche
Il primo traguardo indicato dai commercialisti è quello di una semplificazione veicolata dall’implementazione delle procedure telematiche sui servizi per il lavoro, che siano facilmente fruibili da tutti: cittadini, intermediari ed istituzioni. L’analisi della Commissione del Consiglio nazionale della categoria prende spunto dal livello di reale fruibilità dei servizi del lavoro che sono oggi caratterizzati da una forte diversità territoriale, causata da un sistema informativo incompleto e frammentato. Ne è un esempio il sistema delle Comunicazioni Obbligatorie, che, per il suo carattere regionale, impedisce di avere accesso in tempo reale alla situazione anagrafico-occupazionale dei lavoratori, intralciando la mobilità sul territorio nazionale ed impedendo la libera circolazione delle informazioni tra Regioni diverse. La creazione di un sistema integrato a livello nazionale, spiega Jacono, “permetterebbe di snellire notevolmente tempi e procedure, poiché renderebbe possibile in qualunque momento e da qualunque posto la consultazione delle schede sulla situazione occupazionale del lavoratore, consentendo di adempiere agli obblighi previsti dalle normative senza dover ricorrere ad ulteriori comunicazioni. Un sistema peraltro già previsto dal Ministero del Lavoro dal 2011, ma ancora lontano dal dispiegare tutte le sue potenzialità”.
Superamento della territorialità delle liste dei disabili
Sul tema dell’inclusione di soggetti ritenuti svantaggiati i commercialisti auspicano un superamento della territorialità delle liste dei disabili e della necessità di un nulla osta preventivo per l’assunzione. Procedure, spiegano, che “appesantiscono le tempistiche per la verifica dei requisiti, rischiando di non collimare con le esigenze delle imprese”. “La pubblicazione di tali liste sul portale cliclavoro – afferma Jacono – agevolerebbe ancora una volta la consultazione su tutto il territorio nazionale, mentre la presenza delle Commissioni Integrate presso l’Inps e il ricorso alla Posta Elettronica Certificata consentirebbero di accorciare notevolmente i tempi che intercorrono tra l’accertamento sanitario da parte delle Commissioni mediche e l’invio del verbale contenente la diagnosi funzionale al Comitato Tecnico per il collocamento mirato”.
Semplificazione della denuncia all’INAIL degli incidenti sul lavoro
Dallo studio viene anche la proposta di intervenire sulla semplificazione in materia di denuncia all’INAIL degli infortuni intercorsi sul lavoro, la cui comunicazione avviene ancora in modalità cartacea nei confronti della Pubblica Sicurezza. Parrebbe più opportuno che la stessa struttura di Pronto Soccorso al quale il lavoratore si rivolge, si occupasse di effettuare direttamente ed in tempo reale la comunicazione all’ INAIL tramite procedure informatizzate.
Infine, i commercialisti sottolineano l’importanza dell’interoperabilità tra le amministrazioni competenti e gli intermediari, al fine di snellire le procedure e le tempistiche nella circolazione delle informazioni. “Un primo banco di prova – conclude Jacono – sarà la verifica dell’operatività del Durc on line, che consentirà ad Inps, INAIL e Casse edili di creare un’informazione dei dati accessibile da tutti tramite codice fiscale, permettendo in tal modo di verificare in tempo reale la regolarità contributiva”.
Responsabile Ufficio stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
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