David Moro
È stata presentata oggi a Roma, presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, la prima ricerca dell’Osservatorio Pari opportunità nelle professioni ordinistiche che ha focalizzato l’attenzione sui singoli Ordini professionali per individuare pratiche, strategie e linee di intervento finalizzate a realizzare le pari opportunità di genere. All’incontro, organizzato dalla Fondazione della professione psicologica “Adriano Ossicini” con i Consigli nazionali di commercialisti, avvocati e notai, ha partecipato per i commercialisti David Moro, consigliere nazionale delegato alle Pari Opportunità e delegato del Consiglio Nazionale nel CPO. Alla tavola rotonda con i rappresentanti delle professioni ha partecipato Ivana De Michele, componente del CPO nazionale dei commercialisti, che ha collaborato alla ricerca dell’Osservatorio.
La ricerca, condotta con il coordinamento scientifico della Fondazione Ossicini congiuntamente con le Commissioni Pari Opportunità dei tre Consigli Nazionali, ha visto la partecipazione di 7.500 professionisti: i Commercialisti coinvolti sono stati 1.324, il 57,2% donne e il 41,2% uomini; per il Notariato hanno partecipato 890 pubblici ufficiali, di cui il 54,8% donne e il 44,3% uomini; per l’Avvocatura le risposte sono pervenute da 5.322 professionisti, di cui il 69,4% donne e il 28,6% uomini.
La ricerca si è concentrata su differenti tematiche: l’accesso alle professioni; la segregazione professionale; la conoscenza da parte degli iscritti relativa alla presenza e alle attività dei Comitati o delle Commissioni Pari Opportunità; la consapevolezza riguardo all’esistenza o meno della parità di genere.
Su alcuni temi, i risultati sono uniformi per le tre categorie, come pure sono abbastanza allineate le risposte di uomini e donne. Questo vale per la distribuzione del tempo famiglia-lavoro, in quanto lavorano a tempo pieno il 90% dei partecipanti, e per i dati raccolti in tema di leadership, con la maggioranza di chi ha risposto all’indagine che ritiene che nei contesti professionali una leadership composta da uomini e donne sia la più apprezzabile, anche in base al riconoscimento di capacità di leadership ad entrambi i generi. Analogamente, la maggioranza dei professionisti e delle professioniste partecipanti, dichiarano di non ritenere gli uomini e le donne più “adatte” ad occuparsi di settori professionali specifici e differenziati.
Un momento dei lavori del convegno
Relativamente ad altre problematiche, invece, le risposte hanno accentuazioni parzialmente diverse tra gli appartenenti alle tre categorie (anche a causa della diversità dei contesti professionali) o tra le donne e gli uomini, in generale, e riguardano le disparità percepite relativamente ad alcune questioni fondamentali e trasversali al mondo del lavoro, come ad esempio: le pari opportunità nell’accesso alle professioni, la presenza nei ruoli rappresentanza e nelle cariche apicali, l’opportunità e le difficoltà di carriera, i differenziali di reddito in relazione a carriera e competenze, la valorizzazione delle competenze e la soddisfazione professionale, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’influenza del lavoro sul progetto di genitorialità, la consapevolezza o meno della presenza degli stereotipi di genere nella categoria di appartenenza.
Le soluzioni proposte dall’Osservatorio convergono sulla promozione del cambiamento culturale, sulla consapevolezza dell’esistenza di pregiudizi e sul sostegno della rete alle donne per favorirne la presenza nei ruoli apicali.
“Nel 2023 abbiamo costituito il primo CPO Nazionale della categoria di cui fanno parte 22 membri – ha affermato David Moro, Consigliere nazionale dei commercialisti, nel suo intervento –. Il Comitato ha realizzato diversi progetti e documenti dal Bilancio di genere alla Guida per la certificazione della parità di genere, passando per le Linee guida al bilancio di genere inviate agli Ordini locali e il Questionario sulla conciliazione Vita-Lavoro e Gender Pay Gap, per comprendere le attuali criticità tra gli iscritti e definire il percorso da seguire, fino al Vademecum contro la violenza economica –. Dalla ricerca presentata oggi emerge che il gender pay gap e la presenza femminile nei ruoli apicali sono criticità fondamentali da superare nella nostra professione, ma il nostro è un percorso al centro del quale poniamo la persona come tale affinché ognuno abbia l’opportunità di vedere riconosciuto il proprio talento a prescindere dal genere. Il confronto e l’inclusività sono gli elementi alla base di questo percorso. Come commercialisti abbiamo notato che le aziende i cui Consigli di amministrazione sono improntati all’inclusione e alla parità di genere ottengono risultati migliori dal punto di vista economico e finanziario. Si tratta di aspetti da traslare anche nelle professioni per renderle più attrattive ai giovani. Si tratta di un passaggio culturale vincente se le nostre professioni vogliono essere al centro del sistema Paese”.
I numeri della professione
Dal Rapporto 2024 della Fondazione Nazionale Ricerca emerge che gli iscritti all’albo sono prevalentemente uomini (66,1%) rispetto alle donne (33,9%). Tuttavia, il trend degli ultimi dieci anni mostra un lieve, ma costante incremento della quota femminile dal 2012 (31,1%) al 2023 (33,9%). Il Consiglio Nazionale è composto da 21 membri: 13 uomini e 8 donne. La componente maschile rappresenta quindi il 62% del totale contro il 38% della componente femminile. Una tendenza inversa si riscontra nel Comitato Nazionale Pari Opportunità che è formato da 22 membri: 18 donne (81,8%) e 4 uomini (18,2%). Dai prospetti relativi ai presidenti dei Consigli degli Ordini territoriali emerge che le presidenti sono 19 su 132 e che gli stessi componenti dei Consigli degli Ordini sono a maggioranza maschile (61%) rispetto a quella femminile (39%). Per quanto riguarda invece i Comitati Pari Opportunità si registra lo stesso trend del CPO Nazionale con una decisa maggioranza femminile (78%) rispetto a quella maschile (22%), ma con la presenza di due regioni (Basilicata e Valle d’Aosta) con presidenti dei CPO unicamente di genere maschile.
diritto
Revisione enti locali 2025: corso gratuito su FNC FormazioneL'evento formativO analizzerà la legge di bilancio 2025 e gli effetti sul bilancio di previsione 2025-2027
fisco
Transazione dei crediti nel Codice della crisi: corso gratuito per commercialistiL'evento, fruibile sulla piattaforma FNC Formazione, è caratterizzato da 6 sessioni e permette di acquisire 23 CFP
fisco
Telefisco 2025: l’intervento del Presidente dei commercialisti de NuccioHa partecipato alla 34^ edizione del convegno con il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone