La commissione “Internazionalizzazione delle imprese” del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, in occasione della missione organizzata dallo stesso CNDCEC a New York dal 7 al 10 novembre 2016, ha predisposto, unitamente alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, una Guida rivolta a tutti gli iscritti, dedicata all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese verso il mercato nordamericano.
Con la pubblicazione della Guida – che fa seguito a quella realizzata in occasione della missione negli Emirati Arabi Uniti nel 2015 – la commissione ha inteso fornire uno strumento operativo utile ai commercialisti, finalizzato a concretizzare un primo approccio al Paese, propedeutico ad un percorso di consulenza rivolto ai loro clienti.
Il documento, redatto in italiano ed in inglese, è strutturato in due parti: una dedicata alla presentazione del Paese USA; ed un’altra, rivolta agli investitori esteri, che descrive sinteticamente il sistema Italia.
La pubblicazione inizia con la presentazione dei Paesi sotto l’aspetto politico, economico e finanziario, evidenziandone le principali caratteristiche, con particolare riferimento ai temi fiscali e societari connessi alla realizzazione di un’iniziativa imprenditoriale negli stessi Paesi ed ai principali incentivi riservati dai due Paesi agli investitori ed alle aziende.
La Guida è inoltre arricchita da tabelle economico-finanziarie, estratte da fonti ufficiali quali Istat, Banca d’Italia e MAECI, finalizzate a fornire una rappresentazione sintetica del Paese attraverso i principali indicatori economico-finanziari.
Vengono altresì approfonditi i rapporti commerciali tra i due Paesi, tenuto conto che l’Italia, nel 2015, è stata il decimo partner degli Stati Uniti, con un aumento delle esportazioni di oltre il 4%.
In un contesto internazionale nel quale le piccole e medie imprese italiane trovano difficoltà ad approcciare i mercati esteri, il Consiglio nazionale ha voluto organizzare la missione newyorkese per fornire ai colleghi italiani, oltre ad una panoramica generale dell’economia statunitense, anche strumenti operativi, nonché per incontrare rappresentanti di Istituzioni, imprenditori, istituti bancari e professionisti locali, consentendo in tal modo la creazione di una rete di conoscenze utile ad agevolare l’inserimento nel mercato americano delle imprese italiane, senza trascurare l’importanza dell’attrazione degli investitori americani in Italia.
Come ormai ampiamente riconosciuto anche da Sace, Assocamerestero e vari interlocutori con i quali il Consiglio nazionale ha avuto modo di confrontarsi sul tema dell’internazionalizzazione, i commercialisti rappresentano una leva fondamentale nell’interpretare correttamente le strategie da porre in essere per approcciare i mercati esteri; approcci molto spesso difficoltosi anche a causa delle ridotte dimensioni aziendali delle piccole e medie imprese, che molte volte non consentono loro di avere la struttura economico-finanziaria necessaria per sostenere gli sforzi richiesti da un corretto processo di internazionalizzazione. Sotto questo aspetto, i professionisti possono intervenire per favorire – mediante specifiche competenze che sono proprie della figura del commercialista – i processi aggregativi utili ad un più agevole ingresso nei mercati esteri. In tale ottica, è necessario che i commercialisti conoscano le dinamiche che caratterizzano il paese target scelto dall’azienda per la propria espansione internazionale.
La missione americana rappresenta il terzo step di un processo di sviluppo delle competenze professionali che il Consiglio nazionale ha fortemente voluto per sensibilizzare i commercialisti sul tema dell’internazionalizzazione, in un mercato globale nel quale essi devono affermare il proprio ruolo da protagonisti, quali consulenti d’impresa.
L’ambizioso progetto del CNDCEC vede nella Missione negli Stati Uniti d’America la sua naturale evoluzione, considerato che per le politiche di promozione e sviluppo dei prodotti del nostro Paese il Governo italiano ha varato nel 2015 il “Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia”, nell’ottica di rafforzamento del posizionamento della nostra economia anche nel mercato USA, che si colloca attualmente al terzo posto tra i mercati di destinazione dell’export italiano, come affermato anche nell’ultimo rapporto SACE.
Le azioni poste in essere in questo mandato dal Consiglio Nazionale nell’ambito dell’internazionalizzazione, anche attraverso i protocolli siglati nei mesi scorsi con Sace, Simest, IILA, ICE e Assocamerestero e grazie alla collaborazione con i Ministeri competenti (MISE e MAECI), rappresentano l’inizio di un percorso di “vero sostegno operativo” agli strumenti messi a disposizione dal Governo italiano per agevolare i processi di internazionalizzazione.
In questo contesto, i professionisti che parteciperanno alla Missione avranno la possibilità di accedere a seminari e workshop monotematici, suddivisi per settore o per materia, e sviluppare importanti relazioni internazionali, ottenendo in questo modo un primo approccio alle potenzialità offerte dal Paese americano e, in particolare, dalla Metroarea newyorkese. La città di New York, infatti, tra le varie metropoli degli Stati Uniti, è stata scelta quale sede della missione anche perché rappresenta una vetrina insostituibile per il lancio di brand italiani in ogni settore.
La Missione avrà una durata di 4 giorni, dal 7 al 10 novembre, con i seminari ed i workshop monotematici articolati su tre giornate.
La prima giornata di lavori, prevista per l’8 novembre, si svolgerà interamente presso il Consolato Generale d’Italia, con la partecipazione, tra gli altri, del Console Generale d’Italia a New York, Francesco Genuardi, del direttore ICE a New York, Maurizio Forte, del Segretario Generale della Camera di Commercio italiana negli USA, Federico Tozzi, nonché di rappresentanti di studi professionali locali e di altri soggetti istituzionali ed istituti bancari.
I lavori della seconda giornata (9 novembre) si svolgeranno presso la NYC Lawyers Association, ove verranno approfonditi, dal punto di vista legale, temi quali “come fare business negli Stati Uniti”, “il contenzioso nei contratti commerciali” e “le società americane”.
A seguire è previsto un incontro con i vertici delle Istituzioni AICPA ed IFAC, insieme ai quali verrà affrontato il tema dell’evoluzione della professione nel contesto internazionale.
Nel pomeriggio della stessa giornata e per la mattinata seguente sono stati organizzati workshop specifici relativi ai settori immobiliare e finanziario per poi passare ad illustrare nel dettaglio gli incentivi federali e statali previsti dallo stato del South Carolina.
Questa missione rappresenta, dunque, un’importante azione di sostegno non solo per i commercialisti, ma anche e soprattutto per le imprese italiane, che potranno sviluppare o consolidare il loro posizionamento nel mercato nordamericano.
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