In seguito all’emanazione da parte del MEF del Regolamento sull’adozione di provvedimenti sanzionatori nel caso di violazione delle disposizioni in materia di revisori legali e società di revisione, tra cui il mancato assolvimento dell’obbligo formativo, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha inviato agli Ordini locali una informativa affinché i commercialisti iscritti anche nel Registro dei revisori legali possano sanare l’eventuale debito formativo relativo al triennio 2017-2019.
Le norme del Regolamento, che entrerà in vigore dal prossimo 19 ottobre, si applicano agli accertamenti compiuti successivamente a tale data anche in relazione a violazioni o irregolarità commesse precedentemente ed assegnano un termine di 90 giorni per sanare il debito formativo relativo al triennio 2017-2019 che sussiste al 31 dicembre 2019.
In relazione alla regolarizzazione, il MEF segnala è possibile conseguire i crediti necessari esclusivamente mediante la fruizione dei corsi offerti sulla piattaforma FAD del Ministero. A tal fine, il MEF provvederà a pubblicare le linee guida per la corretta associazione del debito formativo mancante all’anno di riferimento da colmare (2017, 2018 o 2019), utilizzando esclusivamente il portale dedicato che sarà attivo per tale finalità dal 19 ottobre 2021 al 17 gennaio 2022.
In caso di mancata corrispondenza tra i crediti maturati nel triennio 2017/2019 presenti nell’area riservata del portale della revisione legale e quelli effettivamente assolti, il MEF consiglia all’iscritto di attenersi prudenzialmente al dato presente nel portale della revisione e, conseguentemente, di colmare il debito formativo nel termine dei 90 giorni previsti dal Regolamento.
Nell’individuare l’eventuale debito, infine, il revisore dovrà tener conto anche dei crediti formativi già conseguiti nel 2018 per sanare il debito formativo 2017. Il MEF infatti aveva consentito di recuperare parte dei crediti mancanti del 2017 entro il 31 dicembre 2018, ritenendo rispettati gli obblighi formativi se l’iscritto al registro avesse maturato complessivamente, alla data del 31 dicembre 2018, 40 crediti formativi di cui almeno 20 caratterizzanti.
L’informativa del Consiglio nazionale
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