Con una lettera inviata oggi alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, al sottosegretario Francesco Paolo Sisto e al Direttore della Direzione generale degli affari interni del Dipartimento per gli affari di giustizia, Giovanni Mimmo, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, ha rassegnato le sue dimissioni.
La decisione di Miani giunge dopo che nei giorni scorsi il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso cautelare presentato dal Consiglio Nazionale per la riforma dell’ordinanza del TAR Lazio del 16 ottobre 2021 che aveva sospeso il procedimento elettorale degli Ordini territoriali della categoria, ed è motivata dalla volontà di garantire l’espletamento delle operazioni elettorali della categoria nel più breve tempo possibile, affidando il procedimento elettorale ad un Commissario straordinario.
“Abbiamo appreso con piacere quanto deciso dal Consiglio di Stato con l’ordinanza n. 6206 del 19 novembre 2021 con la quale è stato accolto il ricorso cautelare presentato dal Consiglio Nazionale per la riforma dell’ordinanza TAR Lazio n. 5547 del 16 ottobre 2021”, è scritto nella missiva sottoscritta, oltre che da Miani, anche dal Vicepresidente Giorgio Luchetta e dai consiglieri nazionali Davide Di Russo, Marcella Galvani, Maurizio Grosso, Francesco Muraca, Lorenzo Sirch, Alessandro Solidoro e Giuseppe Tedesco.
“Tengo ad evidenziare – scrive Miani – che quanto espresso nella citata ordinanza, ancorché non ci consenta di affermare – nelle more del giudizio di merito – la piena legittimità dell’operato del Consiglio Nazionale, ci permette di ritenere degne di meritevolezza le ragioni addotte a base della nostra difesa e di evidenziare i fatti e le circostanze che hanno condotto noi e gli Ordini territoriali ad operare oltre l’originario termine del mandato. Non sfugge, infatti, che il Consiglio di Stato non trascura di considerare non solo l’esistenza di norme speciali all’interno dell’ordinamento professionale che disciplinano il regime di prorogatio degli organi uscenti, ma anche che l’attuale situazione non è frutto dell’inerzia del Consiglio Nazionale o degli Ordini territoriali, quanto piuttosto “del protratto regime di sospensione imposto al procedimento elettorale dalle pronunce cautelari medio tempore assunte dal giudice”.
“Come ho già avuto modo di rappresentarvi – prosegue la lettera – sono certo che il Consiglio Nazionale ha sempre operato correttamente, in costante raccordo con il Ministero vigilante, avendo come fine ultimo la tutela dell’intera Categoria. Pur nell’apprezzare quanto affermato dal Consiglio di Stato in relazione alla necessità di scongiurare il commissariamento del Consiglio Nazionale nelle more del giudizio di merito del TAR già calendarizzato per il prossimo 25 febbraio 2022, ritengo che sia necessario adottare tutte le soluzioni possibili per cercare di arrivare al voto degli Ordini territoriali prima della fine del mese di febbraio e di scongiurare che possano sorgere ulteriori contenziosi in ordine alle elezioni dei Consigli territoriali, rese oggi possibili grazie alla ripresa del procedimento elettorale, stante la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio di Stato”.
“La conflittualità che purtroppo contraddistingue la nostra Categoria – aggiunge Miani – mi induce a rassegnare le dimissioni, nella speranza che l’affidamento del procedimento elettorale ad un Commissario straordinario possa agevolare e velocizzare il processo di rinnovamento degli organi di rappresentanza territoriali e nazionali”.
“Confido – conclude Miani – che, preso atto delle mie dimissioni e di quelle dei Consiglieri nazionali firmatari della presente, si disponga in tempi brevi la nomina del Commissario straordinario per poter garantire l’espletamento delle operazioni elettorali nel più breve tempo possibile”.
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