“Chiediamo al Ministero dell’Economia e all’Agenzia delle Entrate un’immediata verifica ispettiva e, qualora le segnalazioni di irregolarità fossero confermate, la sospensione dell’adempimento fino a quando non saranno messi a disposizione mezzi di trasmissione sicuri”. Con queste parole i consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, tornano sui disagi del servizio telematico per l’invio dei dati delle fatture (lo Spesometro).

In giornata, fanno sapere, “sono continuati a pervenire al Consiglio nazionale centinaia e centinaia di messaggi dai nostri colleghi e dagli Ordini territoriali della categoria che ci segnalano come il portale dedicato allo Spesometro potrebbe consentire ancora violazioni della privacy e/o incertezze sulla trasmissione dei dati. Si tratta di una situazione sulla quale fare chiarezza definitiva”, aggiungono. “In questo quadro che si conferma purtroppo surreale – concludono Gelosa e Postal – appare in ogni caso non più possibile tergiversare. Il Governo comunichi ad intermediari e contribuenti una proroga lunga e ragionevole e la sospensione delle sanzioni tout court”, chiosano i commercialisti.

L’ennesima presa di posizione del Consiglio nazionale della categoria sullo spesometro giunge al termine di una giornata nel corso della quale il direttore dell’Agenzia delle Entrate aveva provato a rassicurare intermediari e contribuenti. In audizione presso la commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, Ruffini aveva affermato che “Sogei ha interrotto per tre giorni l’operatività dell’area web, ripristinando poi il servizio e confermando all’Agenzia che, a valle degli interventi e dei test eseguiti, nessun utente può visualizzare dati di soggetti dai quali non è stato espressamente delegato al sistema”.
Ma i dubbi, evidentemente, non sono stati fugati.

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