“Il rapporto tra fisco e settore agricolo: opportunità e prospettive per il made in Italy” è il titolo del convegno svoltosi oggi al Vinitaly di Verona, organizzato dal locale Ordine dei Commercialisti assieme a Banco BPM e VeronaFiere. All’evento hanno partecipato la Presidente dei Commercialisti veronesi Eleudomia Terragni, il consigliere nazionale della categoria, David Moro, il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone. Con loro sono intervenuti anche Lamberto Frescobaldi dell’Unione Italiana Vini, Maurizio Danese, amministratore delegato di VeronaFiere e Matteo Migazzi, commercialista e docente presso la Guardia di Finanza.
Nel suo intervento, Moro ha sottolineato come il settore agricolo si stia ormai orientando su scala globale verso pratiche sostenibili volte a preservare e ripristinare gli habitat critici e migliorare la salute dei suoli e la qualità delle risorse idriche. “L’obiettivo di fondo – ha detto – è quello di creare un futuro alimentare più sostenibile e redditizio sostenendo e informando le imprese agricole, trasformando la decarbonizzazione da necessità a opportunità di sviluppo e di crescita non solo a livello industriale, ma anche nel campo agroalimentare, mantenendo e anzi aumentando la redditività e la produttività del settore”.
Il rappresentante del Consiglio nazionale ha ricordato come in questo contesto anche la disciplina fiscale “è chiamata a svolgere un ruolo importante” e che “la riforma tributaria, con il decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, recante “Revisione del regime impositivo dei redditi”, è intervenuta anche sulla fiscalità del settore agricolo, aggiornando la definizione di attività produttiva di reddito agrario”. “Il fisco”, ha aggiunto, “può diventare una leva di sviluppo, se adeguato ai cambiamenti tecnologici e ambientali. Le aziende agricole oggi sono chiamate a conciliare efficienza produttiva e sostenibilità: i professionisti devono affiancarle con competenza, aiutandole a interpretare il cambiamento”.
A illustrare i contenuti della riforma fiscale in materia agricola è stato il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, che ha sottolineato come il decreto legislativo recentemente approvato sia un passo concreto verso una fiscalità più coerente con le trasformazioni in atto. “Abbiamo finalmente aggiornato la disciplina del reddito agrario, superando il disallineamento tra normativa civilistica e fiscale. Oggi attività come le vertical farm o le colture idroponiche rientrano a pieno titolo tra quelle agricole, con la possibilità di accedere alla tassazione catastale o forfettaria. Questo approccio consente di sostenere l’innovazione e premia le imprese virtuose che puntano su sostenibilità ambientale e sviluppo tecnologico. Anche la valorizzazione dei certificati verdi, attraverso meccanismi fiscali semplificati, rappresenta una leva importante per promuovere la transizione ecologica nel comparto primario”, ha spiegato.
Presente all’incontro anche il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, che ha portato il saluto del Ministro Francesco Lollobrigida e ha rilanciato l’importanza di una burocrazia più snella: “I nostri agricoltori”, ha detto, “devono stare nei campi, non dietro una scrivania a compilare moduli. Semplificare è un dovere. Al contempo, serve che anche il sistema finanziario creda e investa di più nel settore agricolo, che rappresenta una garanzia solida, concreta, e che non può essere delocalizzato. È tempo che le banche trattino le imprese agricole per quello che sono: pilastri reali dell’economia italiana”.
Vincenzo Carbone, Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, ha evidenziato come la nuova disciplina punti a semplificare l’imposizione fiscale per le imprese agricole, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche e delle sfide ambientali. “L’agricoltura”, ha sostenuto, “un asset strategico per l’Italia, e merita un sistema tributario che sia semplice, chiaro e favorevole agli investimenti. Stiamo lavorando per introdurre criteri più coerenti, semplificazioni digitali e un aggiornamento delle categorie catastali che rispecchi le tecniche moderne di produzione. Il fisco può e deve essere un alleato della crescita. L’Agenzia si impegna, anche attraverso future circolari, a rendere l’applicazione delle norme più immediata e operativa per le imprese e per i professionisti che le seguono”.
Eleudomia Terragni, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Verona ha sottolineato come “anche quest’anno siamo presenti a Vinitaly perché crediamo fortemente nel valore del dialogo tra professionisti, istituzioni e imprese. Il nostro ruolo è quello di accompagnare le aziende nel cambiamento, rendendo il fisco un alleato e non un ostacolo. Il settore agricolo, e in particolare quello vitivinicolo, rappresenta un’eccellenza assoluta del Made in Italy, ma anche la nostra professione – se ben integrata – può fare la differenza in termini di strategia e sviluppo. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di un sistema virtuoso, dove fiscalità, innovazione e competitività possano procedere di pari passo».

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