Sono le imprese più attente allo sviluppo sostenibile a registrare performance finanziarie migliori e a godere di un vantaggio competitivo e di maggiori opportunità di mercato. Fornire informazioni di carattere non finanziario migliora infatti la reputazione della società e l’interesse degli altri stakeholder, consente di rientrare in filiere dove è posta attenzione alla sustainable supply chain e permette di monitorare e gestire i rischi di natura non finanziaria.

E proprio la sostenibilità e la transizione energetica sono stati i temi al centro della 1ª Giornata del Triveneto organizzata dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie (ADCEC Tre Venezie), dal titolo “DEFOX – DE-FOSILIZZIAMOCI: Energia, Ambiente, Economia”, che si è svolta oggi 17 settembre in diretta streaming dalla centrale idroelettrica di Riva del Garda (TN).

A confermare la crescente attenzione delle imprese ai temi della sostenibilità l’analisi che verifica la presenza della Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) nelle imprese del Triveneto più dinamiche secondo l’Indice Sintetico di Performance (I.S.P.). Un progetto sostenuto dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie e realizzato dall’ODCEC di Treviso in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e il centro VERA.

L’analisi

L’analisi presentata da Monica Billio, professoressa dell’Università Cà Foscari di Venezia, ha verificato la presenza della Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) nelle prime 250 grandi e nelle prime 250 medie imprese del Triveneto individuate secondo l’Indice Sintetico di Performance (I.S.P.) elaborato dai commercialisti triveneti che permette di valutare le prestazioni aziendali, indipendentemente dalla dimensione delle aziende, mettendo in evidenza le società virtuose che hanno dimostrato performance positive nell’ultimo quinquennio e riferite alla complessiva gestione aziendale.

L’indice I.S.P. individua le imprese con le migliori condizioni patrimoniali, finanziarie e reddituali nell’arco degli ultimi 5 esercizi ponderate sulla base di un «expert weight» definito utilizzando le opinioni dei commercialisti del territorio e che per l’analisi presentata è stato calcolato a partire dai dati di bilancio 2019, gli ultimi completamente disponibili.

Dall’analisi emerge che le informazioni non finanziarie riportate dalle imprese in varie modalità (presenza della DNF a livello di singola impresa, a livello di Gruppo, informativa presente nel sito, riferimenti presenti in nota integrativa, Codice Etico o in dichiarazioni separate), segnalano l’attenzione delle stesse alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale e buon governo): sul campione delle 500 aziende suddivise in grandi e medie considerate dall’analisi sono complessivamente 114 le imprese che presentano informazioni non finanziarie.

In particolare, l’analisi evidenzia in primo luogo che vi è una crescente attenzione da parte delle grandi imprese del Triveneto ai temi della sostenibilità: delle grandi imprese considerate infatti il 35% presenta una DNF (singola o di gruppo), mentre per le medie imprese la percentuale scende all’11%. Le più performanti tra le grandi aziende presentano una DNF mentre per le medie imprese la situazione è meno chiara. Sia per le medie che per le grandi imprese, è comunque evidente un maggiore valore dell’indice I.S.P. in presenza della DNF, indipendentemente da dove si collocano nella graduatoria. In futuro, gli investimenti e le valutazioni su un’azienda terranno sempre più in considerazione oltre a profitti e rendimenti, anche le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile e questa maggiore attenzione sarà quindi premiante.

Guardando ai comparti in cui le aziende sono più propense a presentare la Dichiarazione Non Finanziaria, sia per le grandi che per le medie imprese, è il settore delle utenze e dei servizi pubblici (imprese che si occupano di distribuzione di combustibili gassosi  e commercio di gas distribuito mediante condotte, produzione e distribuzione di energia elettrica, raccolta trattamento e fornitura di acqua) a mostrare la maggiore presenza di DNF (con oltre il 50% delle grandi aziende e circa il 20% delle medie). Per le grandi imprese seguono i comparti della metallurgia e prodotti minerari, legno carta e mobili, macchinari e veicoli, petrolchimica e farmaceutica e alimentari e bevande, mentre per le piccole seguono i comparti della petrolchimica e farmaceutica e delle attività professionali, informazione, informatica e comunicazione.

Dal punto di vista regionale, rispetto alle aziende considerate nell’analisi, è il Veneto la regione con un numero superiore di aziende che presentano una Dichiarazione Non Finanziaria (75 aziende), ma è il Friuli Venezia che registra la percentuale più elevata, con il 34%. Guardando invece all’ambito provinciale, si evidenziano le province di Verona, Treviso, Trento, Udine e Pordenone.

“L’attenzione di consumatori, investitori e autorità pubbliche è sempre più focalizzata sulla capacità di un’azienda di contribuire alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale e buon governo) – ha commentato Monica Billio, Professoressa Ordinaria del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia –  Gli investimenti e le valutazioni su un’azienda terranno quindi sempre più in considerazione oltre a profitti e rendimenti, anche le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile, che costituiranno una dimensione importante di capacità competitiva. Ne è riprova la maggiore attenzione che le grandi imprese più performanti del Triveneto riservano a questo tipo di dichiarazioni (non finanziarie) rispetto alle medie imprese e soprattutto come l’indicatore sintetico di performance sia uniformemente superiore in presenza di dichiarazioni non finanziarie. A ulteriore conferma dell’attenzione alle informazioni legate alla sostenibilità si segnala la proposta di direttiva europea che mira ad aumentare il numero dei soggetti obbligati a redigere una informativa non finanziaria. Sarà quindi fondamentale il ruolo di consulenti e commercialisti nell’affiancare e accompagnare le imprese nel percorso verso la transizione energetica attraverso l’individuazione di processi e prodotti appropriati, nella ricerca dei finanziamenti e agevolazioni, nella elaborazione e redazione di piani di sviluppo e reportistica di sostenibilità”.

 

La Prima Giornata del Triveneto

La Prima Giornata del Triveneto ha visto l’alternarsi di interventi di autorevoli esperti dell’energy economy, dell’energy finance e delle tecnologie verdi che hanno affrontato i temi della produzione e consumo delle risorse energetiche, dei costi per le imprese, della finanza verde, dell’Internet of Things (IoT) nella programmazione e gestione dei consumi e della mobilità sostenibile.

Roberto Battiston, Professore ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, ha incentrato il suo intervento su una riflessione sulle energie rinnovabili tra miti e realtà, Carlo Andrea Bollino, Presidente Onorario AIEE, ha preso in esame l’impatto economico della decarbonizzazione con un focus sul PNRR e le misure a sostegno della rivoluzione verde, mentre Paola Agnese Bongini, Professore Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari dell’Università di Milano-Bicocca, ha fornito un approfondimento sulla finanza verde e sulle opportunità e i rischi del mercato dei green bond e degli energy bond.

L’incontro è poi proseguito con l’intervento di Alessandro Mistretta, Consigliere della Banca d’Italia, focalizzato sul tema della spesa energetica e della competitività delle imprese italiane paragonate a quelle europee. A seguire gli interventi di Giacomo Frizzarin, Direttore della Divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia, e Marco Merler, Amministratore Delegato di Gruppo Dolomiti Energia, su come ottimizzare l’energia in azienda tra big data e Internet of Things. Carlo Stagnaro, Direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni, ha fatto una panoramica sul mercato dell’energia in Italia tra maggior tutela e maggior concorrenza, mentre Davide Chiaroni, Professore Ordinario presso il Politecnico di Milano, si è focalizzato su un’analisi del mercato italiano delle rinnovabili. Infine Luigi Crema della Fondazione Bruno Kessler, e Claudio Dalrì, ingegnere ambientale responsabile di Nova Reti s.p.a., sono intervenuti dialogando sullo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde.

Ha chiuso la giornata la tavola rotonda in cui si sono confrontati Carlo Andrea Bollino, Marco Merler, Paola Agnese Bongini e Claudio Dalrì.

Fabio Marchetto, presidente ADCEC Tre Venezie

La sostenibilità e la transizione ecologica sono due temi sui quali si gioca la capacità di sviluppo e la competitività del nostro Paese – ha commentato Fabio Marchetto, Presidente dell’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie Per questo abbiamo voluto mettere al centro della Prima Giornata, che apre la nostra stagione formativa, una riflessione su un tema così cruciale per il futuro prossimo e delle generazioni a venire, a cui il PNRR contribuirà a dare un grande impulso. Anche la ricerca che è stata presentata delinea l’attenzione sempre crescente da parte delle imprese ai temi ESG come elemento di competitività e asset su cui impostare le proprie strategie di crescita. Questo invita tutti noi a guardare a questo settore come un’opportunità di evoluzione della nostra professione in un contesto anche normativo in cui i professionisti dell’area tecnica ed economico- giuridica rivestono un ruolo consulenziale sempre più importante per i cittadini e per le imprese nell’accompagnarli nel processo di cambiamento verso una nuova economia green che implica competenze sempre più specifiche”.

La Prima Giornata è organizzata in collaborazione con l’ODCEC di Treviso, con il sostegno di Gruppo Seac, Leyton, Datev Koinos, Open Dot Com, Oplon Dot Com, Visura, Veda, Eutekne Formazione e il fondamentale supporto del Gruppo Dolomiti Energia che ha concesso l’utilizzo della centrale idroelettrica di Riva del Garda come location per l’evento online.

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