La riforma del Terzo settore, avviata con la legge delega del 2016 (legge 6 giugno 2016, n. 106), ha trovato compimento nell’agosto scorso con l’adozione dei relativi decreti attuativi e, per quanto più da vicino ci occupa in questa sede, dei d.lgs. 3 luglio 2017, n. 112 (di riforma della disciplina dell’impresa sociale) e del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (che contiene il Codice del Terzo settore). Vista la rilevanza della riforma in atto, nonché l’ampiezza dei temi affrontati, Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti hanno deciso di dedicare diversi documenti monotematici di approfondimento dei suo principali contenuti.

In questa occasione, si è approfondito il tema della disciplina transitoria che interessa i richiamati decreti legislativi n. 112 e 117. Sono entrati in vigore rispettivamente il 20 luglio 2017 e il 3 agosto 2017, ma contengono disposizioni con diversa efficacia temporale che hanno suscitato incertezze operative negli esperti del settore.

Le differenti posizioni interpretative, emerse in merito all’esatta individuazione del momento di efficacia delle disposizioni recate dal Codice e dal d.lgs. n. 112/2017, hanno suggerito l’opportunità di affrontare il tema con un documento interdisciplinare, volto ad approfondire i diversi profili di diritto intertemporale che interessano le disposizioni sia civilistiche che fiscali introdotte in attuazione della delega per la riforma del Terzo settore.

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