Una circolare sulla obbligatorietà della nomina del Responsabile della Transizione al Digitale e sulle prossime scadenze in materia di digitalizzazione è stata predisposta nei giorni scorsi dal Consiglio nazionale dei commercialisti, che ha così fornito risposte agli Ordini locali della categoria che avevano formulato diverse richieste di chiarimento in merito.
Il Responsabile per la transizione al digitale
A disciplinare la figura del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) e l’obbligatorietà della sua nomina è il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), il testo unico che riunisce e organizza le norme riguardanti l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione nei rapporti con i cittadini e le imprese. Il CAD è stato istituito con il D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e successivamente modificato e integrato prima con il decreto legislativo 22 agosto 2016 n. 1791 e poi con il decreto legislativo 13 dicembre 2017 n. 2172 per promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale.
Come confermano i numerosi provvedimenti del Difensore civico per il digitale sul tema, l’obbligo di nominare tale figura, con i dovuti adeguamenti organizzativi rispetto al contesto di riferimento, è imposto anche agli Ordini professionali (cfr. inviti da n. 3 a n. 248 del 2021) e ai relativi Consigli nazionali (cfr. inviti da 188 a 191 del 2021). Al fine di agevolare in particolare gli enti più piccoli, il CAD prevede anche la possibilità di esercitare le funzioni di RTD in forma associata. Questa opzione organizzativa può avvenire in forza di convenzioni.
Il nominativo del Responsabile per la Transizione al Digitale deve essere riportato, oltre che sul sito istituzionale dell’ente, anche nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).
La Circolare n. 3 del 1° ottobre 2018 adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione esorta tutte le PA a provvedere con la massima urgenza a tale adempimento, centrale per il conseguimento degli obiettivi di trasformazione e passaggio al digitale, come previsto dallo stesso CAD (art. 17).
Le prossime scadenze in materia di digitalizzazione
La circolare del Consiglio Nazionale riepiloga anche le principali scadenze previste per l’anno in corso in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione dalla normativa di settore e dalla strategia nazionale. Il prospetto indicato potrebbe però subire modifiche in seguito alla prossima adozione da parte dell’AgID dell’aggiornamento annuale del Piano triennale per l’informatica nella PA 2021-2023, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine di settembre:
– Entro il 23 settembre 2021 – le PPAA aggiornano la dichiarazione di accessibilità dei siti web;
– Entro il 30 settembre 2021 – le PPAA dismettono le credenziali di accesso ai servizi già rilasciate e diverse da SPID, CIE e CNS;
– Entro dicembre 2021 – piena applicazione delle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, adottate dall’AgID.
L’aggiornamento della dichiarazione di accessibilità
L’aggiornamento delle dichiarazioni di accessibilità dei siti web è scaduto lo scorso 23 settembre, ma la Circolare Agid n. 1/2016 e le Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici prevedono che le PA pubblichino, entro il 31 marzo di ogni anno, gli Obiettivi di accessibilità per l’anno corrente e lo stato di attuazione del piano per l’utilizzo del telelavoro.
Per valutare la percentuale di adeguamento del sito web alla normativa sull’accessibilità, la PA può eseguire il test sulla piattaforma web Mauve++ realizzato dal CNR, consigliato da AGID.
In particolare, in ottemperanza alle Linee guida Agid sull’accessibilità degli strumenti informatici, si rende necessario che i documenti pubblicati all’interno del sito Internet del Consiglio Nazionale rispondano ai criteri di accessibilità oppure, nel caso in cui siano disponibili solo in formato non accessibile, venga fornito in formato accessibile un contenuto testuale che ne riepiloghi il contenuto (sommario) e che sia fornita una modalità accessibile di contatto con l’amministrazione per consentire alla persona con disabilità di ricevere informazioni alternative equivalenti al documento non accessibile.
Gli obiettivi di accessibilità devono essere pubblicati nell’apposita sezione del sito Internet dell’Agid all’indirizzo e nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet dell’Ente insieme allo stato di attuazione del piano per l’utilizzo del telelavoro.
L’informativa del Consiglio nazionale
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