L’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Rimini ha da tempo iniziato un percorso di sensibilizzazione su tematiche culturali attinenti la professione che concorrono allo sviluppo delle imprese e della società civile.
Con queste premesse si è affrontato il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, consci del ruolo importante che nella sua promozione e diffusione anche la professione contabile può avere, grazie all’indispensabile contributo tecnico che può fornire.
Il tema affrontato ha ben presto condotto ad occuparsi del concetto di “bilancio sociale”, uno strumento di adozione volontaria che valuta i risultati dell’attività aziendale in ambito sociale, ambientale ed etico e ne rende conto pubblicamente, così da ridurre l’asimmetria informativa esistente tra l’impresa e i propri stakeholder e migliorare il capitale relazionale aziendale.

Le tecniche e gli standard elaborati in dottrina per la sua redazione sono però caratterizzati da indicatori e parametri spesso troppo complessi e soprattutto studiati per imprese di grandi dimensioni. Per permettere anche alle piccole e medie imprese del territorio locale di avvicinarsi alla rendicontazione sociale e agevolarne il percorso, si è pensato allo sviluppo di “VeRSO — Valori e Responsabilità Sociale”, un documento/format ideato per iniziativa dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Rimini e dell’Università di Bologna – Polo di Rimini. Per metterlo a punto, è stato creato un tavolo di lavoro composto da dottori commercialisti, docenti universitari e cultori della materia provenienti da associazioni da tempo operanti nel territorio su tali temi, inserito all’interno del Progetto PercoRSI, iniziativa pluriennale promossa dalla locale Camera di commercio che si propone di mettere in rete diversi soggetti interessati a lavorare insieme (Ordini professionali, imprese, Università, associazioni di categoria, organizzazioni di volontariato, ecc.) per contribuire alla creazione di un DER (Distretto Economico Responsabile), un distretto che integri nel proprio sviluppo crescita economica, coesione sociale e tutela ambientale.
“VeRSO” è un documento redatto con l’intenzione di rendere consapevoli le piccole aziende locali degli impatti socio-ambientali del loro operato ed iniziare a quantificare le loro attività relazionali “responsabili”, che potranno poi essere condivise con i vari stakeholder di riferimento. Attraverso questo strumento, l’impresa può comunicare il modo in cui si è scelto di operare impresa, descrivere come ciò possa influenzare positivamente le varie classi di attori che con lei si relazionano e diffondere i propri valori di riferimento. In altre parole, “VeRSO” si propone di raccogliere le attività di responsabilità sociale delle aziende e organizzarle coerentemente alla mission ed ai valori aziendali. La struttura scelta è mutuata e si origina da forme già consolidate a livello nazionale e internazionale, ma è stata semplificata per renderla più fruibile ed agile, sia in fase di stesura che di lettura. Rispetto al Bilancio Sociale vero e proprio, “VeRSO” è uno strumento propedeutico all’avvicinamento dell’impresa al tema della responsabilità sociale: non si pone quindi come strumento di governance, ma come una prima forma di rendicontazione delle buone pratiche attivate dalle PMI del territorio. Per questo motivo, ad esempio, non vengono individuati tutti gli stakeholder, ma solo quelli verso i quali le azioni elencate si rivolgono.
Inoltre, “VeRSO” è redatto da soggetti che sono d’aiuto alle aziende nell’identificare i dati da rilevare, ma non procede alla loro verifica. Infine, proprio perchè si tratta di una prima relazione, non si individuano obiettivi di miglioramento, ma vengono unicamente fornite alcune osservazioni sui punti di forza e debolezza dell’impresa. A redazione conclusa, l’azienda potrà decidere come utilizzarlo e a chi indirizzarlo, mentre nel caso di bilanci sociali ordinari la diffusione è generalmente più elevata. L’obiettivo del gruppo di lavoro è dichiaratamente quello di far scaturire, all’interno delle aziende interessate, riflessioni sul ruolo dell’impresa all’interno della società/ambiente, sulla cultura aziendale, sui valori condivisi. Si punta inoltre ad attivare un processo di sistematizzazione delle attività responsabili intraprese per porre le basi di un dialogo permanente con gli stakeholder. II gruppo di lavoro che ha messo a punto “VeRSO” ha iniziato la propria attività nel 2009 con una prima fase di ricerca sullo stato dell’arte della dottrina sul bilancio sociale e delle sue applicazioni nel settore delle PMI e l’elaborazione di una prima ipotesi di linee guida di bilancio sociale semplificato per PMI. Sono seguiti alcuni test operativi del format sviluppato su un campione di tre PMI locali, con caratteristiche tra loro differenti. La sperimentazione che ha permesso di rilevare punti di forza e debolezza, è stata necessaria ed utile per elaborare un set di strumenti per la raccolta organica dei dati (schede di autovalutazione, questionari, check list, ecc.) mediante interviste all’imprenditore, ai responsabili di funzione, ecc. in grado di poter soddisfare le esigenze delle imprese destinatarie del modello, tipicamente caratterizzate da notevole frammentarietà, per tipologia e dimensioni.
Lo strumento di rendicontazione sociale di facile utilizzazione ed applicabile a PMI, nella sua versione finale ha quindi preso il nome di “VeRSO” e, dal 2012, viene utilizzato costantemente dal gruppo di lavoro in cui si è andata nel frattempo ampliando la componente dei commercialisti presenti; gli interventi presso le aziende coinvolte si sono affinati progressivamente permettendo di ottenere soddisfacenti risultati sia per le stesse aziende che per gli aderenti al gruppo anche grazie ad una metodologia di lavoro unitaria che, se da una parte allunga parzialmente i tempi di realizzazione, dall’altra permette di recepire agevolmente le metodologie introdotte.
È questa, in conclusione, un’esperienza di importanza significativa che non solo l’Ordine di Rimini non vuole disperdere, ma incrementare e mettere al servizio della collettività come testimoniano i numerosi interventi sul tema operati ad esempio presso il locale Tribunale in occasione della “Giornata Europea della Giustizia Civile” del 2011, presso Università limitrofe, scuole superiori nonché in molteplici corsi di formazione.

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