Si è conclusa nei giorni scorsi la WOB Cruise, tre giorni di confronto e networking organizzati per favorire la conoscenza tra i partecipanti alle edizioni 2022, 2023 e 2025 di Women on Board, il percorso dedicato alla valorizzazione delle competenze nei Consigli di amministrazione.
L’iniziativa, promossa da Federmanager, Manageritalia, Hub del Territorio e Aidp – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, si è svolta anche quest’anno con il patrocinio del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dell’Ordine dei commercialisti di Bologna.
Durante la crociera, oltre alla consegna dei certificati, sono stati organizzati workshop tematici e momenti di approfondimento che hanno visto protagonisti i professionisti dell’executive search, i quali hanno fornito preziosi consigli su come aumentare la visibilità e proporsi in modo efficace nei processi di selezione. Il loro contributo ha sottolineato il ruolo strategico di queste figure: non solo selezionatori, ma veri e propri facilitatori del cambiamento in grado di promuovere una governance più inclusiva e innovativa.
La WOB Cruise è stata anche occasione per rafforzare il network dei partecipanti, creando legami professionali e personali che si trasformeranno in opportunità concrete di collaborazione. Le testimonianze condivise a bordo hanno messo in luce come la pluralità di esperienze e approcci alla leadership renda più ricchi e dinamici i processi decisionali.
“Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha convintamente patrocinato l’iniziativa “Women on board”, finalizzata a favorire l’inclusione e l’accesso delle donne alle posizioni di responsabilità nelle organizzazioni aziendali e nei Cda di imprese pubbliche e private – ha dichiarato Rosa D’Angiolella, Consigliera CNDCEC e Presidente del CPO Nazionale della categoria –. Infatti, la presenza di donne e uomini nei board è correlata positivamente con le performance aziendali grazie alla varietà di prospettive ed esperienze. La diversità di genere rappresenta non solo una leva di vantaggio competitivo e di miglioramento delle performance aziendali, ma anche un fattore strategico nell’interesse delle imprese e del sistema Paese”.
“Women on Board si conferma non solo un percorso formativo, ma un progetto di trasformazione culturale – ha commentato Enrica Piacquaddio, Presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bologna che ha promosso e patrocinato l’evento – volto a rendere naturale e consolidata la presenza femminile nei Cda e affermando il valore del merito e del valore aggiunto delle donne”.
“Il confronto con l’executive search ci ha permesso di comprendere come valorizzare le nostre esperienze e competenze nei percorsi di accesso ai Cda – ha spiegato Donatella Vitanza, Consigliera e Presidente CPO dell’Ordine di Bologna –. Se nelle società quotate la legge Golfo-Mosca ha aperto la strada a una maggiore rappresentanza femminile, resta ancora molto da fare nelle PMI e nelle imprese non quotate, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano. È proprio qui che l’ingresso di donne manager e professioniste può portare un valore aggiunto: nuove energie, prospettive diverse e competenze trasversali utili per affrontare le sfide di innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione. Numerosi studi dimostrano infatti come la diversità nei board favorisca decisioni più equilibrate, migliori performance aziendali e una maggiore attenzione alla gestione del rischio”.

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