“Le peculiarità delle società cooperative nella redazione di bilanci e nella gestione aziendale”. E’ il titolo di un Quaderno del Consiglio nazionale dei commercialisti, redatto grazie al lavoro della Commissione di studio per i principi contabili presieduta dal prof. Capodaglio. Il documento – scaricabile dal sito del Consiglio nazionale (www.commercialisti.it) – è sviluppato sotto la forma di “Quaderno”, considerato che l’argomento è sviluppato come uno studio esaustivo delle principali tipicità contabili delle aziende cooperative. L’elaborato si concentra sugli elementi amministrativo-contabili e di informativa finanziaria, senza tuttavia tralasciare i connessi aspetti di gestione aziendale e gli elementi fiscali.

“Il fenomeno delle cooperative – afferma Il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi – è un importante elemento di sviluppo dell’economia sociale a livello nazionale e molti sono i colleghi che operano a contatto con le cooperative in modo continuativo. Il documento del Consiglio, rigoroso nel coordinare le norme emanate in modo frammentato nel corso degli anni, costituisce una ricognizione delle problematiche che un commercialista che interagisce con società cooperative non può non considerare nell’espletamento del proprio incarico”.

Le previsioni contabili esaminate dal documento resisteranno, peraltro, in massima parte anche alle revisioni della disciplina del bilancio introdotte dal dlgs 139/2015 ed entrate in vigore a partire dai bilanci che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 in avanti.

“Gli elementi contabili e di bilancio considerati – spiega il consigliere delegato ai principi contabili, Raffaele Marcello – sono propri delle cooperative e non sono stati, perciò, oggetto della revisione del bilancio delle società di capitali. L’analisi della contabilizzazione e dei riflessi contabili di operazioni come i ristorni, i prestiti sociali, le riserve indivisibili, così come l’analisi della specifica informativa finanziaria resterà perlopiù invariata, anche con l’introduzione delle nuove disposizioni. Con il presente volume, il Consiglio nazionale mira a dotare i professionisti e gli operatori del movimento cooperativo di una linea guida operativa snella, prospettando soluzioni autorevoli in contesti in cui la norma consente comportamenti difformi”.

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