Il dottorato di ricerca ha una grande difficoltà ad essere utilizzato dal tessuto produttivo nazionale e per questo motivo il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, con l’ausilio della sua Fondazione, ha avviato un percorso di valorizzazione per dare il giusto valore al titolo accademico affinché venga definitivamente percepito come un percorso di alta formazione.

Il percorso si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione del Consiglio Nazionale, presieduto da Massimo Miani, con la Società Italiana del Dottorato di Ricerca, presieduta da Antonio De Lucia, e rappresenta una vera e propria occasione, in quanto i Dottori di ricerca potrebbero dare impulso, con il loro contributo metodologico e scientifico, a proiettare nel futuro le professioni ordinistiche.

La Società Italiana del Dottorato di Ricerca promuove il miglioramento dello status quo di chi ha fatto di tale percorso d’istruzione una scelta di vita, dando il giusto valore al titolo di Dottore di ricerca in materia di istruzione, pubblica amministrazione, accademia e sviluppo scientifico e professionale, valorizzando una formazione di eccellenza nel lavoro della futura classe dirigente italiana.

In questo contesto, potrebbe diventare così decisivo il coinvolgimento dei Dottori di ricerca-Commercialisti nell’indagare, in maniera predittiva, gli effetti di alcune proposte normative sul sistema economico e sociale suggerendo, in accordo con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, gli eventuali opportuni emendamenti.

È noto che le professioni, per effetto del progresso, dei mutamenti normativi e dell’evoluzione del mercato, subiscono spesso crisi e cambiamenti che celano momenti di discontinuità e di opportunità, colti generalmente al meglio solo dalle società di consulenza. Ma anche all’interno degli Ordini professionali esistono risorse che, se messe adeguatamente in rete, possono muovere verso un rethink in virtù della loro competenza e formazione, incoraggiando i giovani a difendere un vantaggio competitivo nei confronti delle aggressioni sempre più frequenti sul core business da parte di soggetti non appartenenti alle professioni ordinistiche.

È poco noto e sottovalutato, ad esempio, il ruolo che le Fondazioni scientifiche, collegate agli Ordini professionali, svolgono rispetto ai chiarimenti interpretativi delle norme vigenti, ma soprattutto in relazione alla valutazione degli impatti che alcune norme ex-ante – prima ancora di essere definitivamente approvate – potrebbero avere sul tessuto produttivo.

Per questo motivo, il Consiglio nazionale ha avviato una ricognizione degli iscritti in possesso di tale titolo accademico al fine di stabilire le strategie per attuare tali intenti. I commercialisti in possesso di un dottorato di ricerca possono partecipare a questo percorso di valorizzazione compilando il form dedicato.

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