Secondo il Rapporto 2016 sugli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, continua il calo dei redditi medi (- 1,9%) a fronte di una crescita del Pil nominale dello 0,5% nel 2014 e dell’1,5% nel 2015. L’Ordine dei commercialisti di Brindisi, presieduto da Giovanni Fabio Aiello, non si discosta molto da questo trend (-1,3%).
A reggere maggiormente la crisi, secondo Aiello, «sono i colleghi che si occupano di assistenza, consulenza e contenzioso tributario, così come gli studi che seguono prevalentemente questioni fallimentari». Diverso è il caso dei piccoli studi – la maggior parte del totale – che seguono piccoli clienti, vivono di contabilità e dichiarazioni dei redditi, sono sopraffatti da scadenze ed adempimenti. «Sono certamente questi i colleghi più preoccupati, sia perché i loro assistiti rimandano il pagamento degli onorari sia perché stiamo assistendo ad una sostituzione, in capo allo Stato, di adempimenti – si pensi alla dichiarazione precompilata – che sono stati per diversi anni il baluardo della nostra attività. Altre preoccupazioni riguardano il sovraccarico di lavoro che non permette di raggiungere un equilibrio tra attività professionale e tempo libero (molti colleghi vorrebbero tornare agli anni ’80, quando al 31 maggio terminavano tutti gli adempimenti dichiarativi), i margini di redditività più contenuti rispetto al passato (anche in virtù di una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei CAF e delle società di revisione), la necessità di un continuo aggiornamento anche su materie differenti da quelle prettamente professionali come quelle informatiche». Per Aiello è arrivato il momento di sfoltire tutta la giungla normativa che causa la perdita di tempo prezioso per permettere ai commercialisti di dedicarsi alla vera consulenza aziendale. «Dobbiamo contribuire al rafforzamento della struttura patrimoniale per consentire alle PMI, vera linfa vitale del Paese, di uscire dalla crisi nel miglior modo possibile. Senza dimenticare che la nostra attività deve guardare a nuovi orizzonti, come l’internazionalizzazione delle imprese e la consulenza direzionale».

L’Ordine dei commercialisti
In un periodo di crisi come quello che i professionisti vivono da diversi anni, il Consiglio dell’Ordine ha ridotto notevolmente, nell’arco di tre anni, la quota d’iscrizione. «Credo sia una dimostrazione di attenzione ed una manifestazione della volontà di comprendere le difficoltà di svolgimento della professione», spiega il presidente. «Siamo molto attenti ad organizzare convegni, seminari ed incontri di qualità ai fini della FPC e, per agevolare coloro che hanno difficoltà a parteciparvi, abbiamo sottoscritto un accordo con più società che si occupano di e-learning per la fruizione delle lezioni a titolo gratuito». Inoltre, grazie allo sforzo compiuto dal Coordinamento degli Ordini territoriali della Puglia, di cui Aiello è presidente, è stata sottoscritta una convenzione con una qualificata rivista telematica specializzata nell’affrontare i problemi quotidiani professionali, il cui costo notevolmente contenuto è a carico dell’Ordine. «Abbiamo investito anche nel miglioramento del sito istituzionale. L’accesso all’area riservata personale garantisce la consultazione, per esempio, della documentazione utilizzata dai docenti nei vari convegni, della propria posizione riguardante i crediti formativi e persino il MAV per il pagamento della quota associativa». L’Ordine, inoltre, pubblica in modalità telematica il periodico d’informazione “Rassegna Professionale” che ospita, oltre agli articoli degli iscritti all’Ordine, anche firme a livello nazionale. «Inoltre collaboriamo fattivamente, anche attraverso la nostra Fondazione, con l’UNGDEC locale, che riteniamo essere nostro interlocutore privilegiato».
Ma la soddisfazione maggiore che ha avuto durante il suo mandato di presidente resta per Aiello lo spirito di gruppo che caratterizza l’attività del Consiglio. «Da buoni brindisini, amanti del basket, abbiamo fatto nostro il pensiero di Michael Jordan, secondo cui un campione può far vincere una partita ma il campionato lo vince la squadra. Ad ogni componente del Consiglio è stata assegnata una delega e ciascuno si è speso oltremisura per raggiungere il massimo traguardo». In occasione dell’approvazione del consuntivo 2015 dell’Ordine, mutuando l’iniziativa del presidente del Consiglio nazionale, Gerardo Longobardi, durante l’Assemblea degli Ordini che ha approvato il bilancio del CN, sono state predisposte delle slide sugli obiettivi indicati nel manifesto elettorale per verificarne lo stato di attuazione. «Abbiamo constatato che tutto quanto programmato è stato posto in essere. Grazie ad un notevole contenimento dei costi e ad un attento monitoraggio sul versamento delle quote d’iscrizione, abbiamo raggiunto un’ottima situazione finanziaria che ci tranquillizza per il futuro e che ha permesso di programmare anche il trasferimento della sede dell’Ordine, che dovrebbe avvenire a settembre».

Il Tribunale di Brindisi
Nei mesi scorsi, i presidenti dei Tribunali si sono rivolti al CSM per chiedere di risolvere la carenza di personale che causa la limitazione ed il blocco dei servizi al pubblico. Qual è la situazione a Brindisi? «La carenza maggiore del Tribunale», risponde Aiello, «si riscontra nell’insufficienza di funzionari giudiziari, in quanto, su 31 profili professionali previsti dalla pianta organica, ne sono presenti solo 15. E’ evidente che tale situazione ha delle ripercussioni sull’organizzazione e sulla qualità delle attività di cancelleria. Capita spesso, infatti, che i direttori dei singoli uffici, per sopperire alla carenza di tali figure, siano costretti ad assegnare ai cancellieri le attività esercitate dai funzionari giudiziari, con la conseguenza da parte dei cancellieri di gestire con difficoltà i propri servizi, tra cui l’assistenza alle udienze. Il ricorso al PCT ha indubbiamente risolto numerosi problemi nell’acquisizione degli atti, con la conseguente velocizzazione dei depositi, anche se, dal momento che l’età media del personale del Tribunale di Brindisi è piuttosto avanzata – nonostante la sua professionalità e diligenza – si registrano alcune difficoltà derivanti dall’utilizzo delle innovazioni tecnologiche intervenute in maniera consistente negli ultimi anni».
Aiello, inoltre, sottolinea anche la mancata previsione di figure specializzate nel settore statistico e, dopo l’entrata in vigore della legge finanziaria 2015 e del D.P.R. n. 133/2015, di figure munite di particolari competenze in materia di appalti e di contratti pubblici.
«E anche se fosse risolto il problema dei funzionari giudiziari», continua, «si deve riconoscere che l’attuale pianta organica del Tribunale presenta un’inadeguatezza nelle previsioni dei cancellieri e degli assistenti giudiziari: è infatti insufficiente il loro numero, rispetto a quello dei magistrati presenti e delle udienze che giornalmente vengono celebrate».

Le elezioni amministrative
Le ultime elezioni comunali sono state vinte dalla candidata centrista Angela Carluccio, primo sindaco donna alla guida della città. Il Comune esce così da un periodo di commissariamento dopo le dimissioni dell’ex primo cittadino Cosimo Consales, finito ai domiciliari, lo scorso febbraio, con l’accusa di aver intascato tangenti. «E’ stata una campagna elettorale molto dura ed aspra», commenta Aiello, «senza esclusione di colpi. Il contributo della politica è di fondamentale importanza in qualsiasi sistema economico, e ancor di più in una città come Brindisi, che necessita di una guida decisa e coerente con le sue vocazioni industriali, agricole e portuali. La città deve riappropriarsi di quella posizione che aveva diversi anni fa, quando era il punto di riferimento del transito dei passeggeri per la Grecia, arrivando a contare anche più di una decina di traghetti al giorno. È desolante pensare che oggi non vi siano linee di collegamento dirette con Corfù. Spero di sbagliare, ma la città è ancora nel limbo; vi sono stati numerosi problemi nella composizione della giunta, i malumori di alcune forze politiche di maggioranza sono tanti e le prospettive non appaiono rosee». Aiello si aspetta che venga risolto il problema della gestione dei rifiuti, perché «nonostante la città abbia la TARI più elevata d’Italia, il livello del servizio non è assolutamente soddisfacente. Altro grosso nodo da sciogliere è quello legato alla partecipata Multiservizi, società integralmente posseduta dal Comune, che continua ad accumulare perdite. Occorrerebbe, poi, dare un’adeguata attenzione alla costa ed ai relativi servizi per residenti e turisti, migliorando l’attuale offerta: provvedere allo sviluppo di alcune zone periferiche; ottimizzare il piano dei parcheggi con la destinazione di specifiche zone, già individuate, ad aree di interscambio; riorganizzare in maniera efficiente i collegamenti tra porto, stazione ferroviaria, porto turistico ed aeroporto».
Il fatto che il nuovo primo cittadino svolga l’attività professionale di avvocato rappresenta di certo una marcia in più per l’Ordine dei commercialisti ai fini del dialogo e del confronto. «Conosco personalmente il sindaco», dice Aiello, «per aver operato insieme professionalmente in qualche occasione. Gli si deve riconoscere un coraggio non indifferente nell’aver voluto affrontare una realtà molto diversa da quella in cui è normalmente chiamato a confrontarsi un avvocato. Con la precedente amministrazione, l’Ordine si era proposto quale consulente esterno, a titolo gratuito, per esprimere pareri tecnici sui regolamenti da emanare nel settore tributario, ma mai qualcosa è stato sottoposto alla nostra attenzione. Rimaniamo sempre disponibili al dialogo ed al confronto, che reputiamo necessari per il miglioramento dei servizi al cittadino-contribuente, così come riteniamo che sia un bene per la collettività che l’ente comunale ascolti le problematiche di tutti gli Ordini professionali».

L’economia
Nel 2015, secondo Bankitalia, l’economia pugliese è tornata a crescere con un incremento delle vendite delle imprese industriali, l’aumento della produzione edilizia e dell’occupazione, al pari dei prestiti a famiglie ed aziende. Buone prospettive sono previste anche per il 2016. In che modo Brindisi è stata toccata dalla ripresa? «La città dispone di una configurazione che ospita una struttura industriale particolarmente significativa», risponde Aiello, «tra le più forti dell’Adriatico, del Meridione e del Mediterraneo centro-orientale per dimensioni degli impianti, numero di addetti diretti e nelle attività indotte, incidenza del PIL industriale sul totale cittadino, regionale e meridionale, volumi crescenti di esportazioni, entità degli investimenti realizzati, in corso e programmati, ed innovazioni tecnologiche introdotte in singoli stabilimenti. Nel contesto industriale locale, peraltro, grandi stabilimenti petrolchimici, aeronautici ed energetici sono affiancati da PMI, in alcuni casi particolarmente qualificate per capacità realizzative e tipologie di prodotti e servizi, molte delle quali collegate in rapporti di subfornitura e co-fornitura con le industrie maggiori. In più, Brindisi presenta un elevato numero di stabilimenti appartenenti a medi e grandi gruppi industriali italiani ed esteri (Eni, Enel, Enipower solo per citarne alcuni) che, fra addetti diretti ed indiretti, occupano circa 7mila unità ed alimentano anche attività di ricerca, o in loro strutture a ciò dedicate o convenzionandosi con le Università di Bari e del Salento. Tali aziende hanno previsto, tutte, investimenti di un certo rilievo, con altrettante significative ricadute occupazionali dirette ed indirette; per cui è evidente che ci sono ottime prospettive che la timida ripresa, che si è già fatta sentire nell’ultimo scorcio del 2015, possa consolidarsi nel prossimo futuro».
Grande affidamento in tal senso, ricorda il presidente dei commercialisti, si deve fare riguardo alla sottoscrizione di tre “contratti di programma” con la Regione Puglia per importanti investimenti nei settori aerospaziale, farmaceutico, gomma e plastica, complessivamente per circa 200 milioni di euro che, in parte minima già avviati, andranno in completa attuazione nel corso del 2016.
«Dal momento che le indicate iniziative genereranno consistenti conseguenze per tutto l’indotto, creando benefici anche per le PMI», conclude Aiello, «credo che tutto ciò possa essere da giusto volano per incrementare efficacemente quella timida ripresa del settore produttivo che, nei primi mesi di quest’anno, si è appena fatta sentire».

I dati dell’Ordine

Iscritti all’Albo: 870 (di cui 37,7% donne e 16,6% under 40)
Iscritti al Registro del tirocinio: 113

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