Un impegno reciproco per “la promozione della microfinanza come strumento di welfare sostenibile e di inclusione finanziaria, per avviare una fattiva collaborazione finalizzata alla diffusione dello strumento del microcredito per la lotta alla povertà e all’esclusione finanziaria”. E’ quello sottoscritto oggi nella sala conferenze stampa della Camera dei deputati tra l’Ente nazionale per il microcredito (Enm) ed il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec). Per il presidente di Enm, Marco Baccini, la firma di questo accordo con i dottori commercialisti e gli esperti contabili “rende più efficace la qualità dei servizi offerti alla persona, servizi che sostanziano la microfinanza e il microcredito nel processo attuativo dell’economia sociale e di mercato”. A giudizio del numero uno della categoria professionale, Massimo Miani, si tratta di “un tema molto importante per il Paese, che non è ancora del tutto fuori dalla lunga crisi economica che lo ha colpito ormai dieci anni fa”.

Miani, che alla conferenza stampa era accompagnato dal Consigliere nazionale Giuseppe Tedesco, ha affermato che “specie per i soggetti più piccoli e più deboli l’accesso al credito resta un problema molto presente. L’accordo che sottoscriviamo oggi è, dunque, strategico: le competenze professionali dei commercialisti li rendono soggetti centrali sia nella fase di concessione del credito, sia in quella successiva di monitoraggio e tutoraggio” e, oltre che “attività dalle importanti ricadute sociali, questo può essere un nuovo, importante filone di attività professionale, specie per i nostri giovani colleghi”.

Dal canto suo, Baccini ha sottolineato l’importanza dell’azione svolta dall’ente da lui presieduto, impegnato nella funzione di supporto a chi, privo di fondi o non bancabile, patisce “esclusione sociale e finanziaria”.

“Il microcredito – ha affermato – è l’ultima speranza per accedere al credito. Con servizi sempre più efficienti, aiutiamo chi rischia di diventare un “costo” per la collettività a trasformarsi in una nuova impresa, un nuovo contribuente, un nuovo cliente per i professionisti”. Un percorso virtuoso che, secondo il presidente di Enm, potrà ora avvalersi del “ruolo fondamentale dei commercialisti che “con le loro competenze, potranno contribuire a definire nuovi modelli di monitoraggio e tutoraggio”.

I risultati finora raggiunti con il microcredito sono estremamente positivi.Trattandosi di un piccolo prestito erogabile solo se accompagnato da servizi ausiliari, esso riesce a garantire tassi di mortalità delle aziende prossimi allo zero. Risultati raggiunti, secondo Baccini, anche grazie alla normativa italiana in materia “particolarmente avanzata”. La rete di tutor diffusa su tutto il territorio nazionale è ormai prossima alla soglia dei mille aderenti.

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