Il presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio con il Viceministro Maurizio Leo

Nei prossimi dieci giorni saranno messi in consultazione gli schemi dei nuovi testi unici che ridisegneranno il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese. Si potrà così meglio comprendere come la riforma tributaria inciderà concretamente sulla vita dei contribuenti. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel suo messaggio al convegno La riforma tributaria verso l’attuazione, tenutosi oggi a Varese, promosso dal locale Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili con il patrocinio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e la collaborazione degli Ordini di Como, Busto Arsizio, Lecco, Monza e Brianza, Bergamo e Mantova. Oltre 300  commercialisti lombardi si sono confrontati con esponenti del Governo e delle Istituzioni.

L’intervento del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

Tra i relatori anche il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo e il Presidente dei commercialisti italiani Elbano de Nuccio. Per il numero uno dei commercialisti “siamo di fronte a un cambio di prospettiva che attribuisce un ruolo centrale ai commercialisti quali certificatori dei modelli di gestione del rischio fiscale delle imprese, e che sarà la grande sfida che commercialisti e Amministrazione finanziaria dovranno affrontare congiuntamente per rendere efficaci ed efficienti strumenti fondamentali per la competitività del nostro sistema fiscale e delle imprese che operano al suo interno. Strumenti che potranno avere, inoltre, ricadute positive in termini di gettito”. “Sarà importante”, ha aggiunto, “che professionisti e funzionari del Fisco parlino la stessa lingua, una sorta di esperanto ispirato a principi di reciproca trasparenza e collaborazione”.

Il tesoriere e consigliere nazionale delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, ha sottolineato come  “siamo di fronte a un cambiamento culturale richiesto ai contribuenti, ai professionisti, ma anche e soprattutto all’Amministrazione finanziaria e alle sue capacità di gestire un simile cambiamento su larga scala, che impone un potenziamento della macchina pubblica e la messa a fattor comune di energie e conoscenze diffuse nell’ambito della pubblica amministrazione”.

Di “processo di razionalizzazione e affinamento del rapporto tra l’amministrazione finanziaria ed i contribuenti con qualche interessante novità, tutta da sperimentare, come la certificazione del rischio fiscale, lo snellimento del processo di riscossione” ha parlato nel suo intervento il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Varese e coordinatore degli Ordini lombardi Luigi Castagna.

“Si tratta di un primo serio tentativo di revisione complessiva del sistema tributario dalla riforma Visentini”, ha detto. “Da quegli anni 70 vi sono stati numerosi tentativi parziali e spesso non molto coerenti per cercare di rimettere ordine in un sistema sempre più difficile da gestire sia per l’amministrazione finanziaria sia per i contribuenti e noi, loro consulenti, ma i risultati sono stati finora piuttosto deludenti. Anzi, i vari interventi che si sono succeduti nel tempo in modo non propriamente coordinato hanno finito per ingarbugliare ancora di più la materia. Ora invece parrebbero esserci le condizioni politiche e tecniche per un tentativo serio di riforma del sistema tributario”.

 

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