AGRICOLTURA SOCIALE
di Debora Pompilio

Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica

La c.d. “agricoltura sociale” si presenta come la massima espressione del carattere multifunzionale che il comparto agricolo è in grado di esprimere: essa, infatti, racchiude un insieme di iniziative economicamente sostenibili dirette a favorire l’inclusione dei soggetti contrattualmente più deboli, a promuovere azioni co-terapeutiche e interventi di sostegno allo sviluppo rurale.
Su indicazioni delle politiche europee le Regioni hanno avviato un percorso di riconoscimento di quelle pratiche di agricoltura sociale già consolidate e nate principalmente dal basso, sulla base di iniziative spontanee. E tuttavia, proprio in relazione alla molteplicità di modelli attraverso cui si esprime la funzione sociale dell’agricoltura, non risulta ancora agevole tracciare un quadro esaustivo delle esperienze passate e dei progetti futuri.
Alla luce dell’approvazione della legge n. 141 del 18 agosto 2015 e del potenziale sviluppo che l’agricoltura sociale sta rivestendo nell’economia del Paese e in considerazione della rilevanza socio-economica che il fenomeno dell’agricoltura sociale riveste, riassunto nel presente volume, l’attività di consulenza, tipica dei commercialisti, dovrà tendere ad indirizzarsi anche verso questo comparto emergente e denso di potenzialità, non solo economiche.

ECONOMIA AGROALIMENTARE
di Tommaso Di Nardo

Dottore Commercialista,Napoli. Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Economico-Statistica
e Andrea Rampa
Economista dell’ambiente. Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Economico-Statistica

Il nostro è un paese straordinario, che eccelle a livello mondiale in molti campi. Uno di questi è certamente la produzione agroalimentare, un settore che non a caso ha sofferto meno degli altri della crisi.
Il volume “Economia agroalimentare” racconta e analizza questo pezzo fondamentale della nostra economia che, insieme all’arte e alla cultura, è probabilmente l’espressione più profonda e autentica dell’italianità.
Le trasformazioni del sistema produttivo agroalimentare italiano in atto sono una delle più importanti sfide alla modernizzazione di un sistema che, nella globalizzazione, trova una delle più importanti opportunità di sviluppo della sua millenaria storia.
La sfida della dimensione e dello sviluppo imprenditoriale del settore dovrà coniugarsi con la straordinaria tipicità delle produzioni nostrane, che proprio nella piccola dimensione hanno trovato fino ad oggi il loro punto di forza.
EXPO 2015 rappresenta lo scenario ideale per confrontarsi su questo terreno ed i commercialisti italiani, consapevoli della straordinaria opportunità che esso rappresenta, sono pronti a raccogliere una sfida che necessariamente li vedrà protagonisti al fianco delle imprese e degli imprenditori.

LA FISCALITÀ DEL SETTORE AGRICOLO IN ITALIA
di Viviana Capozzi **
Dottore di ricerca in diritto tributario. Avvocato Cassazionista. Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Fiscale
**e Paola Rossi

Professore associato di diritto tributario Università Telematica “Giustino Fortunato” di Benevento. Avvocato Cassazionista. Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Fiscale

Rimodulazione del regime speciale IVA e cancellazione dell’IRAP per le imprese agricole a partire dal 2016, sono due tra le misure allo studio del Governo – in vista della predisposizione della prossima legge di stabilità – volte al rafforzamento strutturale e all’incentivazione del sistema agricolo nazionale: l’
obiettivo è quello di aggiornare il modello imprenditoriale italiano adeguandolo agli standard europei, così da creare le condizioni per un modello sempre più competitivo, in grado di garantire l’approvvigionamento alimentare in termini di quantità e qualità, da coniugare con la crescente esigenza di uno sviluppo sostenibile che rispetti e tuteli l’ambiente e il territorio.
Per realizzare tali obiettivi, come in tutte le attività economiche, accanto alla leva finanziaria un ruolo importante deve riservarsi a quella fiscale, variabile estremamente importante ai fini della valutazione di qualsiasi investimento e della sua sostenibilità economica.
In tale contesto il commercialista – in quanto professionista economico-giuridico – assume un ruolo evidentemente centrale, dal momento che le sue competenze risultano indispensabili per chiunque intenda avviare un’attività nel settore agricolo.

INFORMATIVA NON FINANZIARIA
di Lorenzo Magrassi

Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Aziendale
**e Andrea Rampa **
Economista dell’ambiente – Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Aziendale

A seguito del maturarsi delle convinzioni di Responsabilità Sociale d’Impresa, negli ultimi anni (almeno nelle imprese di più grandi dimensioni) si registra un incremento delle azioni in tema di RSI. Lo strumento più visibile adottato dalle aziende è un documento di rendicontazione non finanziaria.
La controversia relativa alla forma che meglio si adatti a questo documento è essenzialmente centrata sui diversi orientamenti circa l’autonomia che esso debba assumere rispetto al tradizionale Bilancio d’esercizio.
Queste tendenze, tuttavia, se non accompagnate da altrettante convinzioni culturali corrono il rischio di svilire la portata dei principi di eticità delle aziende, in quanto l’intento principale potrebbe sembrare quello di presentare un elaborato originale ed accattivante utilizzato solo come un mero strumento di comunicazione per sollecitarne la lettura da parte degli interlocutori sociali.

LA PROFESSIONE DEL COMMERCIALISTA
di Cristina Bauco **
Avvocato, Roma – Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica
**Annalisa De Vivo

Dottore Commercialista,nSalerno – Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica
Noemi Disegni
Responsabile Ufficio Attività Internazionale del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Tommaso Di Nardo
Dottore Commercialista, Napoli – Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Economico-Statistica

In occasione di EXPO 2015 i commercialisti hanno voluto che la loro professione fosse parte attiva all’evento, con una presenza strutturata e una proposta per il futuro del Paese. Questo documento presenta i tratti più caratterizzanti della professione: come si diventa commercialista; quali sono le regole che governano questa attività; quali sono le garanzie per un rapporto fiduciario che ha come fondamento unico la qualità e l’interesse pubblico.
La sfida è quella di colmare il differenziale di conoscenza e aspettative tra l’essere commercialista come singolo e come parte di una collettività istituzionalizzata e rappresentata dall’Istituzione “Ordine” e “Il Commercialista” dell’immaginario collettivo.
Lo sviluppo e la capacità di generare un cambiamento dipendono oggi da uno sforzo integrato e ben coordinato che devono compiere tutti i soggetti interessati per una reale semplificazione.

REATI AMBIENTALI
di Annalisa De Vivo

Dottore Commercialista, Salerno – Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica
Maria Adele Morelli
Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica
Debora Pompilio
Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Giuridica

Con l’entrata in vigore della Legge 22 maggio 2015 n. 68, in materia di riforma dei reati ambientali, sono state introdotte nell’ordinamento nazionale nuove fattispecie delittuose, con l’obiettivo di migliorare il livello di tutela della salute e dei beni naturali.
Dal compimento degli illeciti ambientali discende anche la responsabilità dell’ente nell’interesse o a vantaggio del quale il reato sia stato commesso, ai sensi del d.lgs. 231/2001. E con riferimento ai modelli organizzativi previsti da tale provvedimento, l’inserimento delle nuove fattispecie ambientali rende necessario l’aggiornamento dei protocolli già esistenti e impone – agli enti che non li abbiano ancora adottati – una nuova riflessione sulla compliance alla normativa 231.
In tale contesto il commercialista, in quanto professionista economico-giuridico, assume evidentemente un ruolo centrale, dal momento che le sue competenze risultano indispensabili all’ente sia nella fase di adozione del modello organizzativo – quale consulente in grado di contribuire alla sua corretta implementazione nel sistema aziendale – sia nella fase successiva, in qualità di componente dell’organismo incaricato della vigilanza sul corretto funzionamento e sull’osservanza dello stesso.

RETE RURALE
di Giulia Caminiti

Dottore Commercialista, Paola. Ricercatrice Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Area Aziendale

La crisi economica e la globalizzazione impongono che l’attenzione si focalizzi sui territori, sui bisogni e sulle necessità dei singoli; ed ecco quindi che l’aumento delle iscrizioni (in Italia) sia negli istituti tecnici che nelle università di agraria conferma questa rinnovata tendenza.
La riscoperta delle campagne da parte dei nostri giovani è una nuova sfida, difficile ma affascinante. Non ci sono più le aziende di famiglia a fare da scuola e i problemi strutturali dell’agricoltura si sommano a quelli della crisi; ma i giovani esigono una chance.
L’Esposizione Universale di Milano invita a prestare attenzione al settore agricolo, fortemente sostenuto dall’Unione Europea, che nella nuova programmazione ha deciso di finanziare con 52 miliardi di Euro il rilancio dell’agroalimentare. I commercialisti, con le loro conoscenze e la loro specifica professionalità, possono accompagnare queste misure rivolte non esclusivamente agli agricoltori ma anche ad altri soggetti dell’economia rurale, come proprietari di foreste, lavoratori agricoli, piccole imprese e ONG locali, indirizzando al meglio gli interessati con una consulenza di strategia e pianificazione economico-finanziaria, fondamentale per il successo di ogni attività imprenditoriale.

THE LANGUAGE
di Rebecca Sian MacKian

Dottore Commercialista, Regno Unito – Insegnante di inglese finanziario in Italia

Uno degli obiettivi del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti è quello di incoraggiare e aiutare i commercialisti ad acquisire familiarità con la terminologia inglese relativa alle questioni professionali
EXPO Milano 2015 ha dato l’opportunità di presentare, attraverso questo libro, il ‘linguaggio tecnico” del commercialista a una vasta platea internazionale.
La caratteristica distintiva di questo libro è che è scritto in inglese, così che possa essere accessibile a una ampia platea di lettori. Il suo scopo è quello di facilitare, in senso generale, la comprensione e l’orientamento del sistema italiano per stranieri, migliorando l’efficacia della consulenza professionale fornita agli operatori e consulenti che vengono in Italia.
Esso non ha ovviamente l’intento di insegnare la materia sottostante ai professionisti, che sono già esperti nei settori del diritto societario, fiscale e contabile; ma è inteso come una guida informativa: non un semplice vocabolario, quindi, ma la presentazione di materie che potrebbero essere oggetto di discussione con qualcuno che non conosce molto bene l’Italia e che non parla italiano.
Anche per i commercialisti potrà essere uno strumento utile per le imprese italiane interessate ai mercati esteri, potendovi trovare supporto nella redazione della documentazione contabile e gestionale con la terminologia inglese corretta.

Please follow and like us:
Pin Share
Leggi anche

STAI CERCANDO