“Sul tema degli adeguati assetti abbiamo trovato elementi di convergenza con Confindustria, stabilendo una condivisione d’intenti e convenendo sulla necessità di individuare un percorso culturale virtuoso affinché le imprese affrontino al meglio un sistema economico sempre più complesso”. E’ quanto dichiarato dal Consigliere nazionale dei commercialisti David Moro a margine dei lavori del convegno “Il dovere di istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili nell’impresa “, organizzato da Consiglio nazionale dei commercialisti, Confindustria e Confindustria Veneto Est, svoltosi ieri a Mestre.

Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (d.lgs. 14/2019) ha modificato il secondo comma dell’art. 2086 del Codice civile stabilendo che “l’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale”. La disposizione, però, non fornisce una definizione di assetto organizzativo, amministrativo e contabile né fornisce specifiche misure quantitative che possano aiutare nella valutazione dell’adeguatezza di tali assetti rispetto alla natura e alle dimensioni dell’impresa.

“Il convegno”, ha aggiunto Moro, “ha rappresentato un’occasione di dialogo tra le imprese ed i professionisti chiamati a vigilare sull’adempimento a tale dovere quali membri degli organi di controllo delle società con il fine di approfondire le questioni poste dalla novità legislativa e offrire primi spunti operativi”.

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